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Via libera ai sindaci "a vita": ecco cosa cambia alle prossime Comunali

Nella Bassa bergamasca i Comuni al voto saranno 31, ma di fatto le modifiche normative cambiano le carte in tavola soltanto in una manciata di paesi

Via libera ai sindaci "a vita": ecco cosa cambia alle prossime Comunali
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C'è già chi parla di "sindaci a vita". E in effetti, potenzialmente, almeno nei Comuni con meno di cinquemila abitanti sarà proprio così. Lo prevede il nuovo Decreto legge sui mandati per i sindaci, approvato settimana scorsa dal Consiglio dei ministri insieme all'Election day, che fissa la data delle prossime elezioni amministrative nello stesso weekend delle elezioni europee, l'8-9 giugno.

Cosa cambierà alle prossime elezioni?

Ma cosa cambia di preciso, rispetto alle regole in vigore attualmente? E quali conseguenze - politiche, oltre che amministrative - avrà la nuova legge sui Comuni della Bassa? Non poco, a ben guardare. Ma andiamo con ordine. La nuova legge prevede che entro i 5mila abitanti non ci sarà nessun limite ai mandati per la carica di sindaco. Finora, il limite era invece di tre mandati consecutivi, fissato dalla legge Delrio che nel 2014 aveva concesso il famoso "terzo mandato" agli amministratori dei paesi più piccoli. Salirà invece da due a tre il limite di mandati consecutivi per i sindaci dei Comuni da 5mila a 15mila abitanti.

I casi nella Bassa

Nessuna ulteriore modifica, rispetto ad oggi, tocca invece ai Comuni più grandi: resterà in vigore l'attuale limite dei due mandati, sebbene proprio in queste ore l'Anci - Associazione nazionale comuni italiani - stia puntando ad allargare estesamente la modifica legislativa anche a tutti gli altri. Nella Bassa bergamasca i Comuni al voto il prossimo giugno non saranno pochi: 31, ma di fatto le modifiche normative recenti cambiano le carte in tavola soltanto in una manciata di paesi.

Quelli sotto i 5mila abitanti in cui i sindaci uscenti hanno già completato il loro terzo mandato, e quelli sopra i 5mila ma sotto i 15mila abitanti con sindaci alla scadenza del loro secondo quinquennio. Tra i primi ci sono soltanto Gianmario Gatta di Cortenuova, "storico" sindaco dem del piccolo paese a est di Romano, il leghista Edoardo Marchetti di Pognano, e la senatrice Daisy Pirovano, di Misano.

Tutti e tre alla guida dei rispettivi paesi, ormai, da ben quindici anni. Tra i Comuni più grandi invece soltanto Calcio e Brignano vengono "toccati" dalla riforma, aprendo la possibilità di un terzo mandato sia per la prima cittadina brignanese Beatrice Bolandrini, che per la calcense Elena Comendulli. Abbiamo chiesto loro se e come la nuova legge cambierà lo stato dell'arte della politica locale, agli inizi di una campagna elettorale che - un po' ovunque, va detto - sembra partire decisamente in sordina.

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