Educativa di strada

Via al progetto “salva giovani”

"Connettere, costruire relazioni, abitare il territorio", è rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie. Un investimento da 20mila euro l’anno

Via al progetto “salva giovani”

“Connettere, costruire relazioni, abitare il territorio”, a Caravaggio è partito il progetto educativo territoriale rivolto a giovani, adolescenti e preadolescenti e alle loro famiglie. Un investimento da 20mila euro l’anno. Dopo i numerosi episodi che hanno creato allarme in città, l’Amministrazione pigia sull’acceleratore.

Educativa di strada

Come in molti Comuni bergamaschi anche a Caravaggio molti ragazzi si sono resi responsabili di bullismo tra coetanei e atti provocatori verso il mondo adulto, quindi per evitare che espressioni di disagio possano divenire derive delinquenziali e sfociare in reati reiterati, l’Amministrazione ha deciso di investire nell’attività di prevenzione. C’è infatti una crescente difficoltà ad “agganciare” i ragazzi in efficaci esperienze educative a scuole, negli oratori, nelle associazioni sportive e nelle attività di aggregazione, inoltre gli episodi di cronaca che a vario titolo coinvolgono i giovani in comportamenti violenti e contrari alle regole di convivenza civile sono in aumento.

“Sono le motivazioni che hanno portato l’Amministrazione ad investire nella costruzione e nel rafforzamento di una comunità ‘educante’, che vuole proporre modelli positivi da seguire – ha spiegato il sindaco Claudio Bolandrini – Il servizio si rivolge gratuitamente a minori dagli 11 ai 17 anni e vuole offrire ai genitori e agli educatori un concreto sostegno. Il progetto è stato affidato alla ‘Cooperativa Fili Intrecciati’, ha durata biennale e prevede sia la possibilità di essere rinnovato che di essere corretto strada facendo”.

Il progetto

Il progetto si sviluppa su quattro aree di intervento: azioni educative nei contesti di vita dei ragazzi e in quelli aggregativi, e azioni coordinate con le istituzioni scolastiche e il mondo adulto. Gli operatori stanno già incontrando le istituzioni educative del territorio per conoscere la situazione caravaggina, le sue potenzialità e le criticità sulle quali intervenire. E il 23 ottobre alle 20.45 al “Teatro San Carlo” dell’oratorio si terrà anche il primo incontro pubblico sui temi della prevenzione: “Giovani Adolescenti: prevenire è possibile?”. La serata è organizzata in collaborazione con l’Ats di Bergamo – SC Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali, la parrocchia, le cooperative “Itaca” e “Fili Intrecciati FA”. Inoltre saranno presenti gli uffici comunali che si occupano di prevenzione e contrasto ai fenomeni di dipendenza e devianza, i servizi sociali e la Polizia locale.

“Dopo aver potenziato il presidio del territorio affidato alla Polizia locale e ai carabinieri, l’Amministrazione investe nell’attività di prevenzione e nel potenziamento delle attività svolte dalla ‘comunità educante’, che è composta dai genitori, docenti, educatori, allenatori, adulti responsabili e dalla cui collaborazione dipende in definitiva la riuscita del progetto – ha sottolineato il primo cittadino – Conoscere e incontrare pre-adolescenti e adolescenti, con particolare attenzione a quelli responsabili di comportamenti problematici, nei contesti dove vivono la vita quotidiana e nei luoghi frequentati per proporre percorsi educativi di socialità e rispetto altrui e delle regole su cui si fonda la coesistenza civile: questa è la sfida per la quale è fondamentale il lavoro di rete tra istituzioni scolastiche, soggetti associativi del tempo libero, oratori e servizi sociali”.