Venuta meno la fiducia del sindaco, tolto l'assessorato a Laura Gualandris

E’ venuta meno la fiducia tra sindaco e assessore: la rottura, nell’aria da mesi e divenuta ufficiale con la candidatura di Laura Gualandris, è culminata con la destituzione di quest’ultima dal ruolo di assessore.

Gualandris rimossa, non è più assessore

La comunicazione ufficiale è stata data dal primo cittadino Amilcare Signorelli durante il Consiglio comunale di martedì, cui Gualandris era presente ma in merito alla quale non è intervenuta, dopo il decreto emesso dallo stesso Signorelli il 14 maggio scorso. Come spiegato all’interno del documento sottoscritto dal sindaco, la decisione di sollevare Gualandris dall’incarico è derivata da:

Le recente vicende politiche, che hanno determinato delle incomprensioni sia dal punto di vista politico che dal punto di vista personale tra i componenti della Giunta comunale e l’assessore – spiega il documento – Si è ritenuto, inoltre, di provvedere con immediatezza al fine di assicurare la migliore continuità nello svolgimento dell’azione politico-amministrativa locale, mantenendo ad interim in capo al sindaco le deleghe alle Comunicazioni, Istruzione, Biblioteche, Cultura, Politiche Giovanili, Sport, Eventi e manifestazioni, Associazionismo e volontariato, servizi Sociali ed assistenziali, Commercio e Attività produttive.

"Impossibile continuare dopo ciò che ha fatto"

Come ribadito da Signorelli, infatti, non era possibile mantenere in Giunta un elemento ormai estraneo all’Amministrazione, al punto da essersi candidato alla testa di un altro gruppo.

Noi stessi abbiamo appreso della candidatura di Gualandris alla guida di una lista propria quando la stessa ha depositato la lista sabato 11 maggio – ha spiegato il primo cittadino – Pensiamo che un'azione politica con idee opposte non potesse che concludersi con la revoca delle deleghe assegnate a Gualandris. Inoltre, personalmente rilevo una mancanza di coerenza da parte della stessa, che essendosi candidata contro il proprio sindaco avrebbe, a mio parere, come minimo dovuto rinunciare alle deleghe. Credo che rimetterle sarebbe stato il minimo, o quantomeno che sarebbe stato doveroso per lei parlarne con il gruppo.

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