Un'azienda di servizi arriva a Pandino
ll ritardo nella riqualifica della strada è lagato al nuovo insediamento sui terreni adiacenti della casa di riposo e privati.
A Pandino in arrivo un nuovo insediamento nella zona produttiva del Bertolino, in via Marona. Ecco il perché del ritardo dei lavori di ripristino relativi al dissesto idrogeologico della banchina stradale: dopo le polemiche delle scorse settimane l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Vanazzi svela il retroscena dell’operazione.
In via Marona arriva una nuova azienda
Che fine hanno fatto i 250mila euro del contributo regionale?, si era chiesta la minoranza qualche tempo fa, in relazione al ritardo nei lavori di riqualificazione della via e l'assessore ai Lavori pubblici Francescoa Vanazzi era stato vago.
Vanazzi però aveva gettato acqua sul fuoco.
"E' emersa una nuova opportunità per sistemare la strada e ci stiamo confrontando con gli organi competenti per valutare tempi e modi - aveva replicato senza approfondire - Visto che i soldi sono un contributo si devono attendere risposte".
Adesso però l’opportunità di cui aveva solo accennato si è fatta concreta e ha deciso di rendere noti maggiori dettagli del progetto.
"Un’attività di tipo produttivo legata ai servizi ha protocollato in questi giorni la richiesta di permesso a costruire su terreni adiacenti a via Marona, in Variante al Piano di governo del territorio (Pgt), perché sarà un intervento non frazionato come previsto ma in un’unica volumetria - ha spiegato l’assessore - è stata presentata tramite lo Sportello unico delle attività produttive (Suap) comunale, in quanto non c’è necessità di attendere il nuovo Pgt che speriamo di approvare entro fine anno, visto che in quell’area è già stabilito l’ampliamento della zona industriale. Si tratta di circa 70mila metri quadrati, terreni per la gran parte di proprietà della “Fondazione Ospedale dei poveri”, più qualche lembo di privati".
La strada cambia
"Via Marona avrà una nuova sagomatura, niente più curva a gomito e così si risolverà automaticamente il problema del cedimento della banchina - ha affermato - Per questa ragione, il contributo di 250mila euro ricevuto per interventi relativi al dissesto idrogeologico, che ci sarebbe servito per riqualificare solo i primi 250 metri della strada, sarà risparmiato. Peraltro questo insediamento consentirà di sistemare tutta la via".
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