Scontro in Aula sul ricordo di Sergio Ramelli, il consigliere Alessandro Vigentini attacca la Giunta: “Un’autentica vergogna”.
La mozione discussa in Consiglio comunale
Affrontata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Pontirolo Nuovo, la mozione presentata da “Cambiamo Insieme” chiedeva di intitolare una via o un luogo simbolo a Sergio Ramelli, giovane militante del “Fronte della Gioventù” ucciso nel clima delle tensioni politiche e parapolitiche del 1975. Mozione respinta dalla maggioranza consigliare, che ha motivato la propria decisione attraverso le parole del capogruppo Giuseppe Conese: «
“Questa mozione ci riporta a un periodo della storia abbastanza recente, caratterizzato da forti tensioni ideologiche e scontri violenti, culminati con eventi talvolta anche tragici, che ha visto coinvolti giovani, studenti e anche lavoratori. La scelta fatta da questa maggioranza non mette in discussione il ricordo di Ramelli, giovane studente come tanti di quel periodo, vittima di una violenza cieca ingiustificabile ed inaccettabile, ma la pietà verso tutte le vittime di quegli anni oscuri – e ce n’è un elenco lunghissimo – deve essere autentica e doverosa e non deve tradursi nella retorica costruzione di simboli per affermare un’identità politica. La memoria delle vittime deve evitare il rinnovarsi di conflitti di schieramento, deve essere terreno comune per una rilettura neutra delle responsabilità e soprattutto deve essere frutto di una scelta e un pensiero condivisi. Pertanto, questa maggioranza consigliare ritiene che la richiesta presentata non contempli questa neutra rilettura della storia, proprio per le ragioni appena richiamate. Per questa ragione non è condivisibile”.
Lo sdegno di Vigentini
Una bocciatura accolta con sdegno dal proponente, Alessandro Vigentini.
“Siamo di fronte a una pagina buia per la nostra comunità – ha dichiarato il consigliere – La bocciatura della mozione che chiedeva di intitolare una via a Sergio Ramelli è un atto che definire vergognoso è persino riduttivo. Ramelli fu vittima di un vile agguato politico, ucciso a 18 anni per le sue idee, e non è un simbolo di parte. Chiedere che Pontirolo riconosca con una semplice intitolazione il valore della memoria, al di là delle appartenenze, non dovrebbe essere motivo di divisione ma, ancora una volta, questa maggioranza dimostra di piegare ogni scelta al pregiudizio ideologico per non disturbare equilibri politici interni. Personalmente continuerò a portare avanti questa battaglia nel nome della verità storica, del rispetto umano e della giustizia. A Pontirolo c’è spazio anche per la memoria di Sergio Ramelli, checché ne pensi questa Amministrazione miope e ideologizzata”.