Cologno al Serio

A Cologno si apre uno spiraglio: "Una società interessata alle piscine"

Lo ha rivelato la vicesindaca Giovanna Guerini nell'ultimo Consiglio comunale

A Cologno si apre uno spiraglio: "Una società interessata alle piscine"
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Piscine di Cologno al Serio, finalmente uno spiraglio. L’assessore all’Urbanistica Giovanna Guerini ha rivelato in Aula che una società ha manifestato un interesse concreto.

Piscine, una luce in fondo al tunnel

"Stiamo attendendo il progetto di una società che si è dichiarata interessata al centro natatorio - ha detto nella seduta di lunedì 11 marzo Guerini - speriamo di potervi aggiornare quanto prima dandovi dei dati più precisi".

Una notizia che ha suscitato speranze.

"Mi auguro davvero che chiunque si stia affacciando sia serio e ci porti a una soluzione, magari chissà lo compri - ha esordito il consigliere di “Cologno Concreta” Massimiliano Del Carro - e, in questo caso, visto che riusciamo comunque a pagare un mutuo per piscine che non utilizziamo grazie a un’attenta amministrazione delle finanze, si abbia poi il coraggio e la lungimiranza politica di comprare alcuni stabili privati come l’ex “Snia Viscosa” così il Comune avrebbe una marcia sociale ed economica in più rispetto agli altri paesi".

"L'interesse ma non risolverà il problema finanziario dell’ente"

L’assessore al Bilancio Daniele Pezzoli ha dato qualche dettaglio in più ma ha anche smorzato gli entusiasmi.

"L’interesse è concreto - ha affermato - è stato confermato anche la settimana scorsa e ci è stato detto che si stanno chiudendo le ultime valutazioni, gli ultimi dettagli tecnico-economici per presentare un progetto fattibile all’Amministrazione. È una società del Nord Italia, ha chiesto di non divulgare ulteriori dettagli prima della presentazione della proposta, L’interessamento è nato diversi mesi fa, con richiesta di documentazione e uscite per sopralluoghi. Siamo tutti contenti se si arriverà a una soluzione ma non deve nascere l’illusione che questa risolverà anche il problema finanziario dell’ente, viste le proposte arrivate da quando siamo in Amministrazione. La società più strutturata proponeva un canone di 120mila euro a fronte di una rata del mutuo di 350mila, a partire dal decimo anno.... Quindi anche quella che attendiamo immagino sarà in linea non prevedrà canone nel breve periodo visto l’ingente investimento sia per la riattivazione che per il completamento. E se anche fosse non sarà mai, neanche lontanamente, a copertura totale della rata. Non si libereranno risorse per fare investimenti, anche se spero di essere smentito nelle prossime settimane".

Il consigliere del centrodestra Robert Carrara infine è intervenuto così:

"Bisogna avere senso pratico: tra lasciare il centro natatorio inutilizzato pagando il mutuo e trovare un interlocutore interessato a non pagare per un certo periodo di tempo l’affitto della struttura e meglio questa seconda ipotesi. Tanto più che nel frattempo il centro si è depauperato, consumato, è stato oggetto di furti e ne hanno fatte di tutti i colori".

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