Caravaggio

Treviglio dice "no" all'insediamento del bazar cinese all'ex "Quadri"

Scontro tra i due campanili, Bolandrini: "Verificheremo, ma si sa Treviglio ha tanta esperienza con l'apertura di medie strutture di vendita..."

Treviglio dice "no" all'insediamento del bazar cinese all'ex "Quadri"
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Il bazar cinese che dovrebbe insediarsi nell’ex concessionaria "Fiat Quadri" non piace a Treviglio e il sindaco ironizza: "Loro in queste cose hanno più esperienza".

Treviglio contro Caravaggio sul bazar cinese all'ex "Quadri"

I due campanili, come si sa, sono soliti rivaleggiare da sempre e anche in questo caso all’orizzonte si profila uno scontro. Con una delibera la Giunta trevigliese di Juri Imeri ha autorizzato il responsabile dello Sportello unico edilizia e attività produttive (Suap) a esprimere parere contrario alla richiesta di Caravaggio. Marcello Quadri, il titolare del grande spazio espositivo in via Treviglio, ben tremila metri quadrati, aveva annunciato che dopo la chiusura dell’attività la struttura sarebbe stata presto occupata, a farsi avanti è stata una catena cinese che vende articoli per la casa e abbigliamento.

Treviglio si mette di traverso

Un insediamento che nella conferenza di servizi indetta da Caravaggio - il cui parere, secondo la normativa vigente, è vincolante "in quanto la realizzazione di una media struttura di vendita fa sì che il peso insediativo del Comune richiedente, costituito dal rapporto tra residenti, addetti e superfici di vendita sia inferiore a 1,5", come recita la delibera trevigliese - era stata accolta freddamente dai vicini, che avevano chiesto chiarimenti ulteriori sull’impatto viabilistico e il "peso" che avrà sul bacino di riferimento. Chiarimenti prontamente forniti ma che non hanno convinto.

"La documentazione integrativa presentata dal Comune di Caravaggio evidenzia un peso insediativo significativamente inferiore al parametro regionale di 1,5 - precisa nella delibera - determinando pertanto un notevole impatto di offerta eccedentaria rispetto al proprio bacino di riferimento e non chiarisce gli impatti diretti sulla viabilità locale dei possibili utenti oltre che dei mezzi pesanti".

Ma Prevedini era d'accordo...

Così sentenzia la delibera della Giunta del sindaco leghista, che evidentemente non la pensa come il consigliere provinciale del Carroccio caravaggino Giuseppe Prevedini, che all’indomani della proposta si era dichiarato favorevole: "C’è una struttura libera a disposizione, se arriva un investitore che vuole acquistarla e utilizzarla ben venga". Parole che ricorda bene anche il sindaco Claudio Bolandrini.

Bolandrini e la stoccata a Imeri

"Prendo atto che il parere del sindaco e della Giunta di Treviglio e quello del consigliere provinciale e comunale Prevedini divergono anche su questa questione" ha rimarcato pungente. E una stoccata l’ha indirizzata anche al collega Imeri, che guida un Comune dove negli ultimi anni le medie strutture commerciali si sono moltiplicate.

"Ho chiesto ai nostri funzionari di approfondire gli aspetti per i quali i chiarimenti forniti sono stati ritenuti lacunosi dai loro colleghi trevigliesi - ha spiegato - e di valutare meticolosamente le problematiche sollevate dall’Amministrazione trevigliese che, nell’apertura di medie strutture di vendita e centri commerciali, vanta certamente una maggiore esperienza".

Il primo cittadino di Treviglio, dal canto suo, taglia corto: "La delibera è chiara. E non ci sono né polemiche né altro".

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