Polemiche in Aula

Tesi di laurea su Treviglio, niente premio agli studenti

La maggioranza ha bocciato la mozione presentata dalla dem Matilde Tura: "Difficile da gestire".

Tesi di laurea su Treviglio, niente premio agli studenti
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Bocciata dal Consiglio comunale la proposta dell’opposizione di creare un premio in denaro riservato a chi, in futuro, deciderà di presentare una tesi di laurea su Treviglio.

Tesi di laurea su Treviglio

La mozione, avanzata dalla consigliera dem Matilde Tura durante il Consiglio comunale della scorsa settimana, puntava ad assegnare una sorta di borsa di studio "riservata" a chi scegliesse di studiare a livello universitario un luogo, un personaggio, o un qualche altro aspetto d’interesse strettamente connesso alla città di Treviglio. Durante la discussione, in aula, per conto della maggioranza è intervenuta l’assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina, che ha elaborato una contro-proposta: con un emendamento alla mozione, ha proposto, al posto di creare un nuovo fondo economico, di istituire "una sezione speciale della biblioteca" che si occupi di "studi locali", dedicata "ai lavori di laurea magistrale".

"Niente premio, ma diventino patrimonio librario"

Contemporaneamente, Prandina ha avanzato anche l’ipotesi di portare avanti "l’indicizzazione dei lavori nel patrimonio librario della Rete bibliotecaria provinciale", in modo che le tesi di laurea già archiviate a Treviglio, e quelle che lo saranno in futuro, possano essere accessibili da chiunque tramite l’apposito sito internet. Per "dare visibilità e merito" agli studenti che si laureeranno su Treviglio. Niente premio di studio, ha spiegato tuttavia l’assessore. Il cuore della proposta dell’opposizione, secondo l’Amministrazione, era infatti inattuabile. "La gestione sarebbe troppo farraginosa: dovremmo coinvolgere esperti specialisti che valutino le tesi di laurea - ha spiegato Prandina - Inoltre andremmo incontro anche a costi ulteriori".

Mozione bocciata

Il problema, hanno tuttavia rilevato in parecchi durante la stessa seduta del Consiglio, è però che il primo punto dell’emendamento proposto da Prandina descriva una prassi già collaudata: la "nuova" sezione bibliotecaria di "Studi locali", di fatto, esiste già da anni, alla biblioteca Centrale. Ma nonostante questo, l’emendamento è stato discusso, e approvato. Tura si è detta d’accordo sul secondo punto dell’emendamento, che "creerebbe un patrimonio di saperi" trevigliesi, ma ha insistito, senza successo, sulla proposta di un premio economico, che costituirebbe, ha spiegato, un "incentivo" significativo agli studi universitari attorno alla città. Nella lunga discussione, le posizioni si sono irridigide e non si è trovata la quadra. Così alla fine stravolto il principale provvedimento proposto, la stessa opposizione ha deciso di non votare la mozione così come emendata da Prandina e il documento, non emendato, è stato fatto bocciato.

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