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Terre del Serio, sull’Unione quel "de profundis" è stato un po’ troppo prematuro?

Secondo gli ex amministratori del territorio l’ente, pur in difficoltà, era salvabile: "La liquidazione è stata una scelta politica, non una reale necessità"

Terre del Serio, sull’Unione quel "de profundis" è stato un po’ troppo prematuro?
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Unione delle Terre del Serio: secondo gli ex amministratori del territorio l’ente, pur in difficoltà, era salvabile. Fiorenzo Bergamaschi, Raffale Moriggi e Alessandra Ghilardi all’unisono: "La liquidazione è stata una scelta politica, non una reale necessità".

Terre del Serio, una riflessione

Ormai è ufficiale, da qualche mese a questa parte l’Unione dei Comuni delle Terre del Serio, comprendente nell’epoca di suo massimo splendore i Comuni di Mozzanica, Bariano, Fornovo, Morengo e Pagazzano, non esiste più. A deciderlo sono stati gli attuali sindaci, che hanno agito per "salvare capra e cavoli" in una situazione economicamente difficile e insostenibile sotto l’aspetto organizzativo dell’ente. A sentire gli ex sindaci – tutti in qualche modo "sconfitti" alle elezioni del 2019 – però, la storia sarebbe diversa.

"Guardando i numeri della liquidazione, che ha visto ripartite quote patrimoniali per 588mila euro, non pare che l’ente stesse poi così male – ha sottolineato Ghilardi, ex sindaco morenghese – Ho fatto anche un’interrogazione in merito, senza ricevere risposta. Più che altro, però, ora mi piacerebbe sapere come stiano andando Protezione civile e Polizia locale, visto che sappiamo cos’abbiamo lasciato ma non parliamo mai di cosa abbiamo “guadagnato”. Se l’Unione è stata sciolta per andare in una determinata direzione, vorrei sapere quale sia questa direzione. Personalmente credo che fare parte di un’unione di Comuni, vista l’attuale carenza di personale, avrebbe dato vantaggi operativi e strategici a tutti i Comuni membri, vantaggi per bandi e finanziamenti, una miglior gestione del territorio e chissà, magari anche la possibilità di assumere un segretario in comune".

Ghilardi: "Quali sono i vantaggi di questi anni?"

Sicuramente la situazione dell’Unione non era delle più funzionali, ammette Ghilardi, ma "un conto è lavorare sull’ottimizzazione delle procedure e sulla capacità di lavorare insieme, perché parliamo di Comuni e approcci diversi, ma strategicamente, al di là della norma che obbligherebbe comuni sotto i cinquemila abitanti a lavorare in convenzione, c’erano degli indubbi vantaggi. Forse gli attuali amministratori avevano invece visioni un po’ troppo diverse. Quel che più mi preme capire è comunque quali vantaggi concreti si siano ottenuti in questi quattro anni: questo mi piacerebbe saperlo e credo sarebbe doveroso farlo, mettendo sul piato accanto a ogni voce le risorse impegnate o risparmiate con lo scioglimento delle Terre del Serio".

Sostanzialmente d’accordo con l’ex collega anche il pagazzanese Moriggi e il barianese Bergamaschi.

"Dallo scioglimento dell’Unione, al di là del lato economico, c’è stata una ripartizione dei mezzi e delle quote per le assunzioni, il che è sicuramente positivo – ha sottolineato il primo – L’Unione Terre del Serio è nata con il proposito di inserirvi più servizi possibili e noi amministratori stavamo andando a regime con tutto. Poi ci sono state le elezioni e chi è subentrato ha fatto delle scelte diverse; condivisibili o meno, ma le ha fatte. Ciò che un po’ mi tocca negativamente è che tutto questo dissesto l’Unione probabilmente non l’aveva. Penso sia stata una scelta più politica che di necessità. Il che ci sta anche, ma andrebbe magari ammesso".

Bergamaschi: "Non era quel fallimento che han voluto far credere"

"Concordo con i miei colleghi: l’Unione versava in una situazione un po’ particolare, ma non c’era quel fallimento che è stato fatto credere in questi anni – ha dichiarato invece Bergamaschi – Anzi, la stessa dava modo di accedere a fondi e contributi regionali tramite bandi. la verità è che è mancata la volontà di proseguire con le Amministrazioni attuali, non c’era forse quella gran volontà di credere in questo progetto. Anche a me, come a Ghilardi, piacerebbe ora sapere i costi dei vari servizi quali sono per Bariano, senza dimenticare che prima avevamo un comando di Polizia locale in paese e ora no. Conosco il comandante Arcangelo Di Nardo di Romano e so per certo che lui e i suoi uomini stanno facendo un ottimo lavoro anche per Bariano, ma avere il comando in paese garantiva un altro tipo di controllo, anche a livello di sicurezza percepita".

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