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Tari, per le aziende tariffa ridotta del 18%

La consigliera Chiara Salvatori: "Un risultato ottenuto grazie agli accertamenti dell’Amministrazione"

Tari, per le aziende tariffa ridotta del 18%
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Grazie agli accertamenti messi in campo dall’Amministrazione di Ghisalba, per le aziende tariffe Tari ridotta in media del 18%. Lieve aumento invece per le utenze non domestiche. Per tutti invece in bolletta sarà inserita una nuova voce: quella del bonus sociale che si va ad aggiungere a quelli già presenti per gli eventi calamitosi e le plastiche ripescate in mare.

Tari: - 18% per le aziende

Le novità le ha annunciate la consigliera Chiara Salvatori nell’ultimo Consiglio comunale.

"Per la gestione dei rifiuti dell’anno 2025, il totale delle entrate previste è pari a 745mila 260 euro - ha esordito - È importante sottolineare che tale importo è al netto della somma di 27mila 373 euro, che è la quota dell’avanzo di amministrazione vincolato della gestione dei rifiuti inserita a bilancio, derivante da accertamenti per omesse e infedeli denunce che hanno originato un saldo positivo fra le entrate. Circa tremila euro sono invece a titolo di entrata Miur come quota Tari per gli istituti scolastici. All’importo va aggiunta la somma relativa alle agevolazioni previste dal nostro regolamento comunale, pari a circa novemila euro".

La ripartizione della quota fissa (44%, non correlata alla produzione dei rifiuti come lo spazzamento delle strade) e della quota variabile (56%, correlata alla gestione del rifiuto, in primis la raccolta porta a porta), tra utenze domestiche e utenze non domestiche è stata determinata attraverso il calcolo della produzione presunta dei rifiuti in kg.

"La percentuale di riparto dei costi fra utenze domestiche e utenze non domestiche risulterebbe essere pari al 63,51% a carico delle prime e del 36,49% a carico delle seconde - ha precisato - La Giunta ha ritenuto di ripartire i costi nella misura del 62% e 38%. A livello di tariffe, mentre per le utenze domestiche è emerso un aumento che oscilla tra il 1,65% e il 4,65%, per le utenze non domestiche c’è una riduzione del 18%. Questo risultato così importante è stato reso possibile soprattutto grazie all’attività di accertamento che è stata svolta negli anni precedenti sulle utenze non domestiche e che è stato possibile concretizzare nel 2025: è infatti risultato un aumento delle superfici, che chiaramente porta alla riduzione della tariffa unitaria. Un grazie va al mio predecessore Giuseppe Civera".

Obiettivo equità fiscale

La collega Sara Maffi ha chiesto lumi.

"Oltre ad aver accertato superfici maggiori, non solo per una volontà di evasione ma anche perché dopo l’ampliamento di uffici o capannoni qualcuno si è scordato fare l’integrazione alla denuncia, sono emerse anche realtà sconosciute alla Tari - ha spiegato l’assessore la Bilancio Sara Bosis - considerate che 300mila euro in più solo per gli accertamenti Tari".

"Di base si pone il discorso dell’equità fiscale verso chi le tasse le paga correttamente e spesso facendo fatica - si è inserito il sindaco Gianluigi Conti - Le aziende possono conferire solo i rifiuti degli uffici perché quelli della produzione devono eliminarli in autonomia, e prima con la quota del 40% dei costi a loro carico per via delle superfici che non comprendono solo gli uffici pagavano quote estremamente elevate. Ora grazie agli accertamenti che hanno consentito la rideterminazione delle superfici che possono essere tassate e alla riduzione, seppur minima di percentuale dei costi a carico, siamo riusciti a diminuire in media del 18% la Tari".

Bonus sociale

Per quanto riguarda invece il bonus sociale (6 euro/utenza) è destinato a utenti domestici con un Isee fino a 9.530 euro (20mila euro per famiglie con almeno quattro figli) e consiste in una riduzione del 25% della Tari.

"Gli avvisi di pagamento verranno emessi entro maggio, inserendo questa componente perequativa, Ur 3, ma non l’agevolazione agli aventi diritto, in quanto al momento non nota - ha concluso Salvatori - successivamente ai percettori sarà trasmessa una informativa contenente lo storno del 25% di quanto già richiesto prevedendo un ricalcolo dell’ultima rata".

Messo ai voti il punto, la minoranza si è astenuta.

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