Strade, Malanchini rilancia: “La priorità è la nuova Cremasca". Scontro con Casati
Il consigliere regionale della Lega ha disertato la Commissione in aperta polemica con l’intrusione di Regione Lombardia nel piano di programmazione delle infrastrutture bergamasche.

Nuova Cremasca, è scontro in Regione tra i consiglieri Giovanni Malanchini (Lega) e Davide Casati (Pd). Il primo ha disertato nei giorni scorsi la Commissione, in aperta polemica con l’intrusione di Regione Lombardia nel piano di programmazione delle infrastrutture bergamasche. Un'opportunità persa, secondo il secondo, per portare avanti il dibattito sulle infrastrutture necessarie alla Bergamasca.
L’intrusione di Regione Lombardia
Non ha usato mezze misure il Consigliere regionale della Lega Giovanni Malanchini che ha polemizzato sulla decisione di Regione Lombardia di definire le priorità di alcune opere infrastrutturali sul altre nella Provincia di Bergamo.
“Non ho volutamente partecipato alla Commissione V che si è riunita oggi a Palazzo Pirelli – ha detto - perché ritengo che Regione Lombardia si sia inserita in modo inopportuno in questioni che non le competono”.
I maldestri consiglieri regionali bergamaschi
Nello specifico Malanchini ha attaccato alcuni colleghi bergamaschi che, forti del loro ruolo in Regione hanno deciso di bypassare, secondo il leghista, i sindaci che rappresentano le comunità locali sul territorio.
“Questo a causa di alcuni maldestri consiglieri regionali bergamaschi che sembrano dimenticare il principio di autonomia dei sindaci e pensano di poter decidere al loro posto”- ha dichiarato Giovanni Malanchini- Spiace constatare che per qualcuno questa sia stata l’occasione per rilanciare la cosiddetta Penetrante da Est, un’opera irrealizzabile e dai costi spropositati. Parliamo di 20 milioni di euro al chilometro, una cifra superiore persino a quella della Salerno-Reggio Calabria".
La nuova Cremasca è prioritaria
L’opera più urgente per il territorio bergamasco è un’altra secondo il consigliere regionale Malanchini.
“A questo si aggiunge il fatto che trovo poco serio prendere posizione a favore di qualsiasi richiesta che viene dal territorio senza una reale valutazione delle risorse disponibili, perché sappiamo tutti che non sono infinite.- ha detto - La mia posizione è sempre stata ed è ancora chiara: la priorità per Bergamo è la Nuova Cremasca. Non ci si può approfittare del fatto che i sindaci della Bassa Bergamasca affrontino ogni giorno le maggiori criticità viabilistiche della provincia, senza lamentarsi e alzare la voce. È su questa opera, dunque, che dobbiamo concentrarci, invece di disperdere risorse in progetti irrealizzabili”.
Casati: "Anche io sostengo la Cremasca, ma..."
Un errore, secondo Casati, disertare il tavolo. "Personalmente ritengo invece che questioni cruciali come la mobilità vadano affrontate e discusse a livello istituzionale, quindi nelle sedi deputate, e non a mezzo stampa, dove il fondamentale confronto tra le diverse posizioni viene inevitabilmente ridotto ad un botta e risposta e difficilmente può portare a soluzioni condivise" ha scritto il consigliere dem.
"Mi chiedo anche per quale motivo secondo il collega Malanchini sarebbe inopportuno confrontarsi in sede regionale sulla Penetrante da est mentre è invece opportuno, da parte sua, stabilire in autonomia che la priorità sia la Nuova Cremasca, opera sicuramente importante quanto la Penetrante da est e che tra l’altro anche io sostengo - prosegue - E se non vedo nulla di "maldestro" nell’aver convocato e preso parte da parte di diversi colleghi ad un’audizione sulla mobilità invitando sindaci e rappresentati dei territori, trovo quantomeno "ardito" il paragone addotto da Malanchini tra i costi di realizzazione della strada “penetrante da est”, che prevede un lungo tratto in galleria e un nuovo ponte carrale sul fiume Serio (costo stimato circa 80milioni di euro) e altre strade. L’assenza del collega Malanchini dalla seduta di audizione ha precluso a lui la possibilità di esprimere le sue posizioni e a noi altri consiglieri quella di confrontarci e valutare anche insieme a lui le necessità dei territori, passaggio fondamentale quando si parla di temi sovralocali come la mobilità".
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