Strada al Tiro, il Pd: "E' nostra, basta degrado"

Dal cassetto spuntano documenti che indicano lotti di proprietà comunale.

Strada al Tiro, il Pd: "E' nostra, basta degrado"
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Strada al Tiro, il Partito democratico di Ghisalba non molla e torna all'attacco con documenti alla mano. "Quella strada è comunale".

Strada al Tiro è comunale, ci sono i documenti

«La strada al Tiro è comunale, lo provano i documenti». Così il Partito democratico torna all’attacco sul tema sicurezza della strada che porta a Martinengo. E dal cassetto spuntano tutti i progetti sulla realizzazione del rondò con innesto in via Trento, fatto dalla Provincia nel 2006 e approvato dall’allora Giunta Pezzoli in cui le tavole riportano due lotti appunto, di proprietà comunale.

Il Consigliere Maestri ghisalba
Il Consigliere Maestri presenta i documenti in Consiglio comunale

Progetto della provincia e visure catastali

«Nel 2006 la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Pezzoli approvava il progetto della provincia sulla realizzazione del rondò con innesto in via Trento – spiega il consigliere Giuseppe Maestri – Come riportano i documenti di allora e che abbiamo qui, tavole e legende evidenziano che due lotti sono di proprietà comunale. Abbiamo sia l’elenco delle proprietà, sia le visure catastali intestate che descrivono detti lotti intestati a Comune di Ghisalba e consorzio del parco del Serio».

"Già nel 2007 chiedevamo la chiusura"

«Già nel 2007, io che ero capogruppo della mia minoranza e con l'lista di opposizione – spiega Franco Ferla del Pd – eravamo contrari all’innesto del rondò sulla strada al Tiro. Allora chiedevamo l’elaborazione del piano, poi la chiusura della strada. Ma il sindaco non ci ha mai ascoltato».

Chiuderla almeno ai camion della cava

Ora Maestri prosegue in questa battaglia chiedendo la chiusura della strada a causa della sua pericolosità, o almeno, il divieto di transito per i camion pesanti nel tratto sotto la giurisdizione di Ghisalba, da Martinengo a Ghisalba. Questa scelta è infatti stata già presa dal Comune di Martinengo, per il pezzo di strada di sua competenza, il quale ha vietato appunto il transito dei camion che entrano ed escono dalla cava.

Degrado e poca sicurezza

«Il motivo per cui sindaco e Giunta non fanno nulla per mettere in sicurezza quella strada buia, senza segnaletica, utilizzata come discarica  – continua Maestri – è che loro sostengono che sia di proprietà demaniale. Ma anche sul piano di governo del territorio del 2012 viene identificato l’asse come provinciale e comunale. Non ce lo stiamo inventano. È tutto nei documenti. E se l’Ufficio tecnico aveva approvato il progetto dell’innesto, perché oggi dice che è dello stato? E il parere dell’architetto Pezzoli sulla questione qual è? Anche lui l’aveva approvato allora mentre ora consiglia alla maggioranza di negare?».

"Non possono non sapere"

E la Giunta del 2006 che aveva approvato i documenti era formata da persone che tutt’ora siedono tra le fila della maggioranza. Oltre al sindaco, Ezio Micheli, assessore; Giancarlo Rossoni e Angelo Fumagalli ora consiglieri. Poi Luciano Fratus che allora era consigliere. «E non venite a dirci che la strada non è nostra» esclama Maestri.

"Il sindaco intervenga"

«Il sindaco di un Comune è l’autorità suprema di salute pubblica – conclude Maestri – e noi abbiamo discariche che sono bisognose di bonifica, che, se iniziate, poi sono finite nel nulla. È responsabile della sicurezza del  suo Comune, e della tutela dell’ambiente, anche se tutti i giorni viene scaricato qualcosa e si trovano piante tagliate da un lato all’altro della strada. Questo non lo possiamo più tollerare».

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