Sparatoria alla stazione dei treni, Pedone accusa: “La sicurezza è fallita”

L’aspirante sindaco di Cividate ha commentato duramente l’ennesimo episodio di violenza, chiedendo interventi immediati e concreti per tutelare i cittadini.

Un altro sparo nel cuore del paese

Ancora una sparatoria a Cividate, e ancora una volta la zona della stazione ferroviaria si trasforma in un teatro di violenza. La scorsa settimana due bande rivali si sono affrontate a colpi di pistola nei pressi dello scalo ferroviario. In mezzo al conflitto a fuoco, un giovane marocchino presente sul posto per acquistare hashish è riuscito a scampare ai proiettili trovando rifugio in una cascina poco distante. Un episodio che, fortunatamente, non si è concluso in tragedia, ma che riaccende con forza il dibattito sulla sicurezza pubblica e sul controllo del territorio in una zona già segnata da precedenti episodi simili.

Pedone: “Altro che monitoraggio, serve un cambio di rotta”

A commentare con durezza quanto accaduto  è stato Mauro Pedone, aspirante candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Nel mirino di Pedone finisce l’attuale giunta guidata dal sindaco Gianni Forlani, accusata di aver fallito nella gestione della sicurezza. Pedone ha sottolineato come l’episodio della stazione non sia solo un fatto di cronaca, ma il simbolo di un degrado più ampio. Per il candidato infatti è necessario un cambio di passo immediato, con investimenti veri in sicurezza e una gestione politica capace di creare sinergie tra responsabilità amministrativa ed efficacia operativa.

“Alcuni mesi fa – ha dichiarato Pedone – il primo cittadino parlava di un costante monitoraggio della situazione. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti: il monitoraggio non basta, serve un'azione concreta e risolutiva. La sparatoria in un luogo pubblico e frequentato avrebbe potuto avere conseguenze irreparabili. La fortuna questa volta ha assistito i Cividatesi, ma non possiamo vivere sperando che vada sempre così".

“Serve una presenza forte, il Comune non può girarsi dall’altra parte”

Nel suo intervento, Pedone insiste sulla necessità di ripensare radicalmente le priorità dell’azione amministrativa. Pur riconoscendo che alcune questioni, come la sanità, non ricadono nelle dirette competenze comunali, Pedone ribadisce che la sicurezza è responsabilità del sindaco, in quanto autorità locale di pubblica sicurezza.

“I cittadini devono essere liberi di vivere le proprie giornate senza temere per la propria incolumità o quella dei propri cari. - ha detto- La sicurezza deve tornare al centro dell’agenda politica comunale. Il Comune deve essere presente, saldo e vicino ai cittadini. Senza sicurezza, la vita diventa drammatica e scadente. Non si può più temporeggiare".