Elezioni

Sorte verso il bis: "Porterò a Roma la Nuova Cremasca"

Il deputato brignanese, 38 anni, è candidato all'uninominale nel collegio di casa, Treviglio.

Sorte verso il bis: "Porterò a Roma la Nuova Cremasca"
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Sarà quasi sicuramente "bis" per il forzista Alessandro Sorte a Montecitorio. Il deputato brignanese, 38 anni, è candidato all'uninominale nel collegio di casa, Treviglio: un collegio matematicamente sicuro per il centrodestra, la casa politica di cui d'altra parte - dopo la parentesi in "Cambiamo" - Sorte è riuscito in poche settimane a conquistarsi le chiavi, affermandosi come uno dei leader nazionali più influenti di Forza Italia.

Sorte verso il bis

Anche sul tavolo bergamasco, contro diversi pronostici, la missione scientificamente impossibile di passare da "figliol prodigo" con il cappello in mano a croupier che dà le carte, Sorte è riuscito ad archiviarla persino con una certa nonchalance, tessendo e ritessendo tra Brignano, Bergamo, Arcore e Roma, fino ad arrivare al "tavolo degli sherpa", insieme a Ignazio La Russa, Giancarlo Giorgetti e pochi altri, per definire i nomi sulle schede delle prossime Politiche. Ora, spiega, nonostante tutto non ha intenzione di dare nulla per scontato.

Obiettivo: portare a Roma la nuova Cremasca

"Farò campagna elettorale" annuncia, e se i sondaggi avranno ragione, nel quinquennio che si aprirà il 25 settembre porterà avanti per la provincia di Bergamo almeno una battaglia locale: quella della Nuova Cremasca. A livello locale, inoltre, l'obiettivo (e la speranza) è quella archiviare una volta per tutte le faide del centrodestra locale. Treviglio permettendo.

Onorevole Sorte, apparentemente la chiave di volta della sua strategia per arrivare alla ricandidatura è stata la convention di Treviglio, lo scorso 16 maggio, con Silvio Berlusconi e 1500 persone a TreviglioFiera...

Ma no, non credo... Se mi ricandidano, è per un rapporto che si è consolidato nel tempo, con Silvio Berlusconi, un rapporto che nasce dal mio attivismo per l'elezione del Presidente della Repubblica. È da lì che, settimanalmente, abbiamo cominciato a riflettere. La convention è stata solo un'occasione, per invitare il presidente e mostrargli quello che stavamo facendo, per mettere in evidenza il poderoso movimento che si stava consolidando anche nella nostra zona, tra noi moderati. La ricandidatura, credo, è stata un po' la naturale conseguenza di questo consolidamento e di questi contatti stretti, tenuti anche grazie alla nostra coordinatrice Licia Ronzulli.

Su di lei grava da anni un dichiarato "embargo politico", a Treviglio. Il centrodestra cittadino non le perdona - tra le altre cose - la spaccatura di cinque anni fa, e specialmente i leghisti sono ancora molto risentiti. Ora - ironia... della Sorte - "dovranno" votarla. Come l’hanno presa?

Ormai è quasi caricaturale, questa narrazione che mi vede nemico di mezza Amministrazione di Treviglio... La verità è che ho ottimi rapporti con i vertici nazionali e regionali del centrodestra, e con la quasi totalità di quelli locali. C’è persino un selfie con il sindaco Imeri che lo dimostra, per dirla con una battuta. Se ci sono tensioni, sono totalmente marginali. E d'altra parte, se al mio posto ci fosse stato qualunque altro candidato valido del centrodestra, io l'avrei sicuramente sostenuto. Piuttosto, vorrei ringraziare le decine di sindaci, ma anche di cittadini sostenitori, che mi hanno scritto in questi giorni da tutta la provincia...

A che legislatura va incontro l'Italia, il 25 settembre?

Saranno anni complessi, in particolare per il "combinato disposto" di pandemia, crisi energetica e aumento del costo delle materie prime. Cambieranno inoltre totalmente le dinamiche parlamentari, con il taglio del numero di deputati e senatori: il ruolo dell'eletto, rispetto a prima, sarà molto più incisivo.

Tra i punti più criticati del vostro programma c'è la flat-tax, per ragioni di equità e di sostenibilità. Cosa ne pensa?

È un punto di bandiera. Aggiungo che Forza Italia, da sempre vicina al mondo produttivo, ha tra le priorità anche il taglio dell'Irap. Ma non solo: siamo e saremo anche soprattutto il partito delle infrastrutture, e pensiamo ad una revisione del superbonus che va certamente mantenuto, ma anche migliorato perché riqualifica le costruzioni esistenti senza consumare ulteriore suolo.

Ha parlato di infrastrutture. A livello locale lei porta avanti da anni una battaglia per il collegamento nord-sud della Bergamasca, ma ultimamente ha proposto un tracciato stradale per avvicinare Bergamo e Treviglio, che è apparsa come una sorta di alternativa all'autostrada di Autostrade Bergamasche. Da parlamentare del territorio, che fili potrà muovere a Roma?

Difficile dirlo: i tempi delle "marchette" alle opere pubbliche locali che arrivano da Roma sono, giustamente, finiti. Certamente, sul tema delle opere pubbliche il mio partito è quello della proposta e non dei "No" ideologici. Sono l'unico, mi pare, che sta sta ancora lavorando per potenziare quel collegamento nella nostra zona e sì, resto convinto che la riqualificazione della Nuova Cremasca, con il collegamento tra la Brebemi a Bariano e Orio, via tangenziale, fino all’aeroporto, sia una battaglia strategica assolutamente da vincere. Non si può più rimandare.

Da moderato, come ha vissuto e come ha letto nelle scorse settimane la crisi del governo di Mario Draghi? Di chi è stata la colpa?

Al netto delle varie narrazioni, io credo che il M5S voleva andare al voto. E quando uno dei maggiori gruppi parlamentari decide di andare al voto, il governo di unità nazionale cade. Sono crollati nei sondaggi, ma in Parlamento erano ancora la forza più grande.

Cambieranno però anche gli equilibri del centrodestra, con FdI primo partito. Da moderato, non teme questo spostamento a destra? Che ruolo interpreterà Forza Italia? Non rischia di essere marginalizzata?

Fratelli d'Italia farà il suo lavoro, di rappresentanza della destra italiana. Noi facciamo il nostro... Credo che possa solo fare del bene, alla coalizione, la presenza di un partito tonico, autorevole, che rappresenti i moderati europeisti, atlantisti e popolari. I nostri voti saranno decisivi per la vittoria del centrodestra in una partita che si giocherà senza dubbio al centro. Quindi, ai moderati mi piacerebbe lanciare un appello al voto: usatelo bene, e non disperdetelo in qualche "centrino" che in realtà è un centrosinistra camuffato.

I sondaggi vi danno tutti per stra-vincenti: lei farà ugualmente campagna elettorale?

Beh, certo che sì... E si parte da Brignano, il 10 settembre. L’apertura la faremo a Palazzo Visconti, il 10 settembre alle 16.30.

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