Sorte a sorpresa: "Io, capolista a Treviglio? Non lo escludo". Poi "asfalta" il progetto dell'autostrada
Un'intervista al deputato azzurro che apre a un suo possibile coinvolgimento alle prossime amministrative a Treviglio
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di Davide D’Adda
Parola d’ordine: pragmatismo. Lo ripete spesso il deputato forzista Alessandro Sorte, parlando della futura autostrada Treviglio-Bergamo. Ma le parole hanno un peso anche sulla base di chi le pronuncia: se oggi a invocare cautela e prudenza è uno più sfegatati, entusiasti e appassionati fan dell’autostrada, ecco che le sfumature diventano importanti. E le cose cambiano.
Onorevole Sorte, diciamola in breve: Forza Italia ha cambiato idea sull’autostrada.
Se me lo chiede così, rispondo che Forza Italia non parla di infrastrutture: Forza Italia le realizza. Penso alla tangenziale di Verdello, che abbiamo portato a casa dopo più di trent’anni di attesa. Alla Teem. A Brebemi. Però siamo anche pragmatici. I costi della Treviglio-Bergamo sono lievitati, non c’è più il collegamento con la Pedemontana, mentre c’è un contributo pubblico da 146 milioni che doveva essere molto più piccolo... Non siamo noi ad aver cambiato idea sull’autostrada, sono cambiate le condizioni. Se la pagassero i privati, saremmo favorevoli come lo siamo sempre stati.
I contrari al progetto lo sostengono da sempre. Ma la politica bergamasca è rimasta sempre alla finestra...
Il Pd di Treviglio è sempre stato contrario. Il Pd bergamasco in dieci anni non ha mai approvato alcun atto ufficiale, se non un ordine del giorno in Provincia nel 2019 in cui si dichiaravano favorevoli (durante la presidenza di Gianfranco Gafforelli, ora sindaco forzista di Romano, ndr). E poi: possibile che il partito che ritiene quella contro la Treviglio-Bergamo la madre di tutte le battaglie, abbia fatto eleggere come presidente di via Tasso uno che sulla Treviglio-Bergamo è sempre stato favorevole, come appunto Gianfranco Gafforelli, che condivide con noi del centrodestra buona parte dei suoi valori? Non infierisco poi facendo l’elenco di tutti i sindaci con in tasca la tessera del Pd che hanno riempito la Bassa bergamasca di logistiche. Insomma: se il consumo di suolo è un peccato, parafrasando l’Andreotti di Sorrentino, non distinguerei i politici locali in due categorie, angeli e diavoli: siamo tutti dei medi peccatori.
Quindi, sì o no all’autostrada?
È chiaro che se nel giro di 4/5 mesi non si sbloccasse questa situazione, anche la Regione dovrebbe fare delle valutazioni sull’opportunità di mantenere bloccato un contributo pubblico del genere, che potrebbe essere destinato ad altro
Quindi no.
È una valutazione tutta da fare...
E la politica locale dovrà trovare una posizione. A proposito di politica: Treviglio e Caravaggio andranno al voto nel 2027. Forza Italia viene da risultati decisamente buoni e inattesi, che cosa chiederete sullo scacchiere provinciale del centrodestra?
Probabilmente le due città della Bassa voteranno insieme alle Politiche, come peraltro accadde nel 2001: questo avrà un peso. Fratelli d’Italia ha indicato un proprio uomo per le Comunali di Bergamo e ha eletto il sindaco di Seriate. La Lega ha indicato Dalmine e Seriate. Credo che Forza Italia possa rivendicare, con candidati di qualità, delle caselle di peso nella definizione delle candidature. La città di Treviglio o la Provincia...
Nomi?
È presto. Partiamo da una squadra che va confermata, con Michele Bornaghi e Antonella Mansueto. Però avendo superato i 30mila abitanti i consiglieri passeranno da 16 a 24. Sicuramente Forza Italia, indipendentemente da chi sarà il candidato sindaco, potrà avere un ruolo maggiore, con nomi di peso.
Quello del deputato eletto all’uninominale di Treviglio? Lei si candiderebbe, magari come capolista azzurro?
Non lo escludo. A Treviglio si chiuderà una parentesi durata quindici anni, con le Amministrazioni di Giuseppe Pezzoni e di Juri Imeri (che non può ricandidarsi per raggiunto limite dei due mandati consecutivi, ndr). Se la mia candidatura dovesse servire per dare uno spunto in più a Forza Italia, rispondo "presente". Le preferenze non mi hanno mai spaventato.
A qualche alleato potrebbe non piacere: non teme qualche reazione?
Non è un problema di Forza Italia. Da coordinatore regionale posso garantire che il centrodestra, soprattutto in città e soprattutto se ci sarà un election day, correrà unito.
E a Caravaggio? Anche la città del Merisi cambierà sindaco, dopo due mandati di Claudio Bolandrini. Che nel frattempo è stato eletto in Provincia con i civici vicini a Forza Italia, e non dal Pd che lo sostiene (più o meno) in città.
Beh, all’ultima tornata i moderati attorno alla candidatura di Carlo Mangoni hanno raccolto il 26%, ovviamente saranno determinanti. Quanto al resto, non è un caso se le persone più equilibrate e responsabili in campo, come Ivan Legramandi e Claudio Bolandrini, dialoghino con la famiglia dei civici più che con il Pd. Magari (ride) al Pd Bolandrini sta poco simpatico perché è uno dei pochi sindaci della zona che alle logistiche ha detto veramente "No" .