Slot e "doppia morale", a Caravaggio il sindaco silura l'assessore Carminati
Vigili nel bar della figlia, scoppia il caso. Bolandrini: "Non vedo alternativa alle scuse e alle dimissioni".
Come assessore ha firmato diversi documenti contro la ludopatia, ma nel privato, al bar della figlia, le maledette macchinette mangiasoldi le tollerava (eccome). E' scoppiato un enorme caso politico, a Caravaggio, dopo che ieri il sindaco Claudio Bolandrini ha chiesto la testa del suo assessore, nonché segretaria del Pd, Mara Carminati, a seguito di una rivelazione decisamente importante. I vigili hanno infatti nei giorni scorsi operato un controllo al "Circulì", il bar del Circolo dei lavoratori gestito dalla figlia dell'assessore, scoprendo un'irregolarità ed elevando una sanzione a tre zeri. Non solo: è anche emerso che a ricoprire la figura di "preposta" per il bar è proprio l'assessore ai Servizi sociali. Tanto è bastato perché il primo cittadino si infuriasse. Le ha chiesto le dimissioni.
Maxi multa per le slot
Il caso è scoppiato nei giorni scorsi, al "Circulì", gestito dalla figlia dell'assessore, nonché ex sindaco di Fornovo, Carminati. La Polizia locale si è presentata ad agosto per verificare la presenza di tutti i requisiti per il regolare utilizzo delle slot machine. Controlli che gli agenti stanno effettuando su tutto il territorio come disposto dall’accordo di contrasto alla ludopatia sottoscritto dai 18 Comuni dell’Ambito di Treviglio e firmato, tra l’altro, dalla stessa Carminati. Durante il sopralluogo gli agenti hanno riscontrato un’irregolarità: la Verducci, infatti, era sprovvista del certificato regionale che viene rilasciato dopo aver sostenuto un corso obbligatorio per la formazione degli esercenti.
Firma il Regolamento ma non lo rispetta
Difficile, quindi, giustificare il fatto che la stessa firmataria della bozza di Regolamento sulla ludopatia, andato in discussione giovedì pomeriggio tra i sindaci dell’Ambito, possa aver commesso una leggerezza simile contravvenendo alle norme da lei stessa avvallate. Soprattutto alla luce del suo ruolo all'interno del locale. Carminati, infatti, è stata "preposta" dalla figlia per quanto riguarda le norme igienico sanitarie perché già provvista di corso Hccp.
Scuse e dimissioni
Un comportamento inaccettabile a livello politico al quale il sindaco Claudio Bolandrini, da noi interpellato sulla questione, ha risposto in modo lapidario e inequivocabile.
"Mi riservo di verificare e discuterne in Giunta - ha detto - ma se così fosse non vedo alternativa alle scuse e alle dimissioni".
"Non ho alcun ruolo nella società"
Da parte sua Carminati ha voluto precisare la propria posizione.
"Mia figlia era iscritta a un corso che si sarebbe tenuto il 16 settembre - ha spiegato - Di corsi primari non ce ne sono molti e questo era il primo a cui lei avrebbe potuto partecipare. Pensava di riuscire a stare nei sei mesi, ma non è stato così ed è stata sanzionata. Io non ho voce in capitolo, si tratta di una società individuale intestata a mia figlia. Io sono solamente preposta per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie. Non devo, quindi, giustificare nulla perché ciò non riguarda il mio ruolo di assessore".
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