Sì alla Variante, arriva un maxi quartiere da 1400 abitanti
Durante l’ultimo Consiglio comunale è stata definitivamente approvata la variante al Pgt. Le critiche dure della minoranza
Ok alla Variante al Pgt, ad Agnadello sorgerà un nuovo quartiere da 1400 abitanti. Minoranza sulle barricate. Durante l’ultimo Consiglio comunale è stata definitivamente approvata la variante al Pgt che prevede nuove abitazioni sia all’interno che all’esterno del perimetro del centro abitato.
Un nuovo maxi quartiere
Una scelta da sempre osteggiata da «Lista per Agnadello», che ha diffuso immediatamente un comunicato al vetriolo.
«Via libera della maggioranza alla colata di cemento ed a 1400 abitanti in più degli attuali - si legge - Respinte quasi tutte le osservazioni presentate dai cittadini, comprese quelle dei residenti nel nucleo antico periferico, penalizzati anche economicamente. Les jeux sont faits, i giochi sono fatti. Rien ne va plus, indietro non si torna: il destino urbanistico e demografico del nostro paese è segnato, anche se la stragrande maggioranza degli agnadellesi, ne siamo certi, lo avrebbe voluto molto diverso da quello deliberato».
Il gruppo rivendica di aver combattuto fino alla fine.
«A nulla sono valse le contestazioni del gruppo di minoranza che ha battagliato fino all’ultimo perché si arrivasse ad un epilogo diverso - si continua - a nulla sono servite le osservazioni (una cinquantina) presentate dai cittadini: Samarati & Company le hanno schiacciate a colpi di maggioranza, ci sono passati sopra come un rullo compressore, del tutto indifferenti alle conseguenze che la loro prepotenza causerà ai singoli residenti ed all’interesse generale del paese. Si sono comportati non da amministratori pro tempore, ma da padroni permanenti del paese, evitando accuratamente di coinvolgere i cittadini nella definizione delle abnormi scelte urbanistiche ideate ed elaborate in uno studio tecnico di Cremona, sciaguratamente trasformate in regole definitive per il nostro Comune. Per conseguire in tempo utile questo pessimo risultato, Samarati & Company hanno esplicitamente violato le norme di legge saltando a piè pari tutta la parte iniziale della procedura, quella concernente la presentazione del documento di scooping, l’informazione ai cittadini, l’ascolto delle loro richieste, il confronto sulle proposte, la definizione di scelte condivise».
Le critiche della minoranza
Poi l’opposizione ha rimarcato la sua visione differente.
«Così non è stato: l’informazione data ai cittadini dalla precedente Amministrazione comunale riguardava una Variante radicalmente diversa da quella approvata in sede consiliare martedì scorso - si precisa - Al tempo, gli agnadellesi avevano avallato scelte di contenimento della cementificazione (e dell’incremento demografico) e di potenziamento dei servizi. Nei prossimi cinque anni una colata di cemento per fini residenziali potrà essere riversata sul territorio, inducendo un incremento demografico che Arpa Lombardia ha stimato in 1400 residenti. Vale a dire che la maggioranza ha deliberato un potenziale incremento demografico equivalente a due quartieri Moroncina, dopo avere criticato, fin dalla nascita, la costruzione di quello esistente. Samarati & Company non hanno aggiunto servizi ma ne hanno tolti: la prevista Rsa già inquadrata nella Variante predisposta dalla precedente Amministrazione, è stata stralciata dagli elaborati per “favorire la vendita dell’area ex Brocca”, come se fosse il Comune il proprietario dell’area stessa. In compenso hanno aggiunto, senza nemmeno recepirli in Variante, una Vertical farm su 40mila mq di superficie agricola; un pericoloso incrocio sull’ex statale Bergamina al servizio non solo del capannone per la produzione di ortaggi, già autorizzato, ma anche dell’imponente impianto a biometano che sorgerà al suo fianco».
Poi l’affondo finale.
«L’incantevole paesaggio rurale generato dalla sensibilità ambientale degli Attila posti alla guida del paese sarà completato da un secondo impianto a biometano che verrà installato davanti alla Mirandola - si ironizza - deturpando per sempre la storica cascina. Questa è la pesante eredità che l’Amministrazione Samarati, monocolore leghista, lascia al paese».