Treviglio

Scissione nel Comitato del Quartiere Est: il Bollone fa da sé, e scoppia la polemica

Perché questo divorzio? Non è chiaro. "Ma è un'imposizione dell'Amministrazione"

Scissione nel Comitato del Quartiere Est: il Bollone fa da sé, e scoppia la polemica
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Il presidente del Comitato del Quartiere Est  di Treviglio si è dimesso in polemica con l’Amministrazione comunale. Tante le motivazioni che hanno spinto Andrea Mossali a lasciare l’incarico.  Tra le principali c’è però la scissione voluta dall’Amministrazione comunale proprio all’interno del «CQE»: la nuova suddivisione, che verrà approvata martedì in Consiglio comunale assieme al nuovo regolamento, prevede infatti la nascita del Comitato di Quartiere del Bollone. Una decisione, presa durante i lavori di stesura della bozza, presieduti dall’assessore Valentina Tugnoli, che ha suscitato un vespaio di polemiche, sino a spingere Mossali a fare un passo indietro.

Il Bollone fa da sé: bufera nel Comitato Quartiere Est di Treviglio

«Il primo gesto dell'amministrazione è stato modificare nella nomenclatura dei Comitati di quartiere il Bollone, estrapolandolo, de facto, dal quartiere est - ha sottolineato Mossali - Alla mia richiesta di tenere in Bollone unito al CQE, mi è stato risposto che non sarebbe stato possibile perché si erano palesati dei cittadini volenterosi di fondare un nuovo comitato e a cui non interessava avere a che fare col CQE. Ho insistito per avere un incontro tra il mio direttivo e questi cittadini per creare un unione di intento. Inizialmente questa mia richiesta è stata accettata, ma negli incontri successivi hanno sostenuto che queste persone tanto volenterose, non avessero intenzione o interesse nel parlare con il CQE. L'amministrazione non ha però voluto intercedere, rifiutando di svelarci i nominativi».

A questo punto due membri del direttivo del CQE, Martina Bove e Anna Manenti, residenti al Bollone, preoccupate per il loro futuro, hanno mandato delle email all'assessore Tugnoli (anche lei residente al Bollone) sperando di poter incontrare i «futuri compagni di viaggio». Anche a loro, però, è stato risposto che i nominativi sarebbero stati condivisi solo dopo l'accettazione del nuovo regolamento di quartiere, che di fatto sancisce la nascita del Comitato Bollone.

«Nei successivi incontri - ha proseguito Mossali - la maggioranza ha dapprima accusato Bove e Manenti di aver mandato queste mail pilotate da me, per poi sostenere che entrambe, alle ultime elezioni candidate in una lista civica avversaria all'Amministrazione, avessero degli interessi "partitici" e ricollegandosi alla mozione presentata dai consiglieri di minoranza».

Perché questo divorzio? Non è chiaro. "Ma è un'imposizione dell'Amministrazione"

In conclusione, i nomi, il numero e le motivazioni dei sentimenti anti-CQE dei pretendenti al Comitato Bollone restano incogniti. «E quest’ultimo - ha concluso Mossali - Resta un'imposizione dell'Amministrazione nonostante il parere negativo del CQE e le richieste di un incontro ad hoc».

«Per la revisione del regolamento esistente, abbiamo previsto un percorso di condivisione e partecipazione, che ha coinvolto i consiglieri comunali e i referenti dei comitati esistenti - ha spiegato l’assessore Tugnoli - Il primo incontro si è svolto il 24 febbraio, poi ci siamo riuniti ancora il 10 marzo e il 31 marzo. In questo percorso si è inserita l’interrogazione della minoranza, una evidente forzatura che ha palesato la volontà di non voler proseguire un sereno e pacifico confronto sul testo del regolamento che porteremo in consiglio martedì e che terrà conto di tutti gli spunti propositivi e delle proposte emerse nei tre incontri. La previsione di un nuovo quartiere, identificato nel cosiddetto Bollone, tiene conto dello sviluppo urbanistico della città e valorizza un'area molto abitata. La città cresce, e con essa le sue rappresentanze».

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