Scandella attacca Regione Lombardia: "Sembra che non si voglia far emergere la dimensione reale del contagio"
Il consigliere regionale Jacopo Scandella ha criticato la linea presa da Regione Lombardia in fatto di tamponi e test sierologici.

La vicenda
La questione all'origine della polemica è la scelta di Regione Lombardia di rimborsare ai privati il costo dei tamponi effettuati a seguito di una positività del test sierologico solo qualora fossero positivi anch'essi.
Scandella non ci sta
Una decisione, questa, inaccettabile per il consigliere regionale Pd Jacopo Scandella, che l'ha bollata come "l'ennesima riprova che Regione Lombardia non crede ai test diffusi e che persevera nella strategia sbagliata. È assurdo che un cittadino venga punito perché non è più infettivo - ha dichiarato il consigliere - Il messaggio che la Regione dà ai cittadini che hanno avuto sintomi e che non sono stati visitati da nessuno, o che devono tornare al lavoro a contatto con colleghi e pubblico, ma anche a quelli che sono stati a contatto con persone malate, è che se vogliono proprio fare il test devono sapere che se lo devono pagare. E se per caso nel frattempo sono guariti, si devono pagare pure il tampone. È un disincentivo bello e buono, che nasconde forse la volontà di non far emergere la dimensione reale del contagio in Lombardia”. Anche per questo motivo il gruppo Pd ha presentato una mozione urgente con la quale impegna la Regione a cambiare strategia, facendosi direttamente carico della sorveglianza sanitaria.