Test e tamponi

Scandella attacca Regione Lombardia: "Sembra che non si voglia far emergere la dimensione reale del contagio"

Il consigliere regionale Jacopo Scandella ha criticato la linea presa da Regione Lombardia in fatto di tamponi e test sierologici.

Scandella attacca Regione Lombardia: "Sembra che non si voglia far emergere la dimensione reale del contagio"
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Tra le accuse lanciate da Scandella anche quella di voler disincentivare la realizzazione di test su larga scala.

La vicenda

La questione all'origine della polemica è la scelta di Regione Lombardia di rimborsare ai privati il costo dei tamponi effettuati a seguito di una positività del test sierologico solo qualora fossero positivi anch'essi.

Scandella non ci sta

Una decisione, questa, inaccettabile per il consigliere regionale Pd Jacopo Scandella, che l'ha bollata come "l'ennesima riprova che Regione Lombardia non crede ai test diffusi e che persevera nella strategia sbagliata. È assurdo che un cittadino venga punito perché non è più infettivo - ha dichiarato il consigliere - Il messaggio che la Regione dà ai cittadini che hanno avuto sintomi e che non sono stati visitati da nessuno, o che devono tornare al lavoro a contatto con colleghi e pubblico, ma anche a quelli che sono stati a contatto con persone malate, è che se vogliono proprio fare il test devono sapere che se lo devono pagare. E se per caso nel frattempo sono guariti, si devono pagare pure il tampone. È un disincentivo bello e buono, che nasconde forse la volontà di non far emergere la dimensione reale del contagio in Lombardia”. Anche per questo motivo il gruppo Pd ha presentato una mozione urgente con la quale impegna la Regione a cambiare strategia, facendosi direttamente carico della sorveglianza sanitaria.

Si discute anche per la commissione d'inchiesta

Nel frattempo si discute anche per la commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia. La maggioranza Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha infatti eletto la consigliera regionale di Italia Viva Patrizia Baffi alla presidenza della commissione, ignorando per la terza volta il candidato indicato da PD e M5S, nonostante lo Statuto regionale preveda che il presidente sia indicato dalle minoranze. Pd e M5S avevano indicato proprio Scandella, ma la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri, eleggendo l’autocandidata Patrizia Baffi di Italia Viva.
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