Sanità cremasca: i sindaci del territorio inviano un'istanza in Regione
Tante le richieste, tra queste quella di spostare la sede dell'ATS da Mantova a Cremona
Per ridisegnare la sanità cremasca, i sindaci del territorio approvano all'unanimità un ordine del giorno con le richieste da inviare in Regione
Cambiare la sanità cremasca
Si tratta di un documento che fa una sintesi, condivisa trasversalmente, di tutte le istanze che i sindaci cremaschi, di concerto con il direttore generale della Asst, hanno presentato a Regione Lombardia e all'assessorato al Welfare, recentemente interessato dal passaggio di testimone da Giulio Gallera a Letizia Moratti. I sindaci cremaschi si sono confrontati durante la seduta di lunedì 11 gennaio, svoltasi in videoconferenza, e hanno stipulato un piano di zona con Crema Comune capofila.
Le richieste: "Vvia da Mantova, sede a Cremona"
Fra le richieste portate all'attenzione del presidente Attilio Fontana, c'è anzitutto la volontà di spostare la sede di ATS da Mantova a Cremona, come richiesto da 24 consigli comunali, ma anche l'auspicio che venga realizzato un presidio socio sanitario territoriale (Preest), a Crema come a Rivolta d’Adda, per rafforzare la sanità cremasca concentrandovi tutti i servizi territoriali. C'è poi la richiesta di intervenire sull'amplimento dell'Ospedale Maggiore, considerato l’incremento degli accessi annui (66mila in totale) con particolare attenzione al pronto soccorso, alla ridefinizione dell’area cardiologica e al rafforzamento della degenza di medio-alta complessità, con postazioni di monitoraggio e semintensive. Ultima, non per importanza, la richiesta di finanziare una ristrutturazione dei tre piani ospitanti i reparti di medicina generale, neurologia e nefrologia.