Sanità a confronto a Palazzo Visconti: il buon esempio dell’Emilia Romagna spiegato e commentato con l’ex presidente Stefano Bonaccini.
L’evento PD fa il pieno a palazzo
Ha visto una sala del trono completamente gremita l’iniziativa targata PD svoltasi lunedì sera a Palazzo Visconti, a Brignano, introdotta dai saluti del segretario “di casa” Simone Coita e moderata per tutto l’arco della serata dalla capogruppo trevigliese Matilde Tura, che vive il tema anche nella propria vita professionale. Ospiti d’eccezione il consigliere regionale, nonché vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Emilio Del Bono, e lo stesso Bonaccini, eurodeputato e presidente PD, oltre al consigliere regionale Davide Casati, componente della commissione Sanità. Durante la serata, che ha registrato un’ottima partecipazione e coinvolgimento del pubblico, si è parlato degli aspetti virtuosi del sistema emiliano, e di cosa, da quel sistema, si potrebbe trarre per migliorare l’erogazione di servizi sanitari e sociosanitari in Lombardia, il cui sistema mostra evidenti carenze in particolare nel campo della sanità di prossimità, come sperimentato a lungo dagli stessi brignanesi, rimasti per anni in carenza di specialisti di medicina generale in paese.
“La politica tra la gente, come piace a me”
“Il salone del municipio era pieno, e per oltre due ore si è discusso di come difendere e rilanciare la sanità pubblica, a fronte di un governo che la sta smantellando – ha dichiarato attraverso i propri profili social lo stesso Bonaccini dopo l’evento. – La politica come piace a me: tra la gente, lontano dal “bla bla” inconcludente dei salotti”.
Un entusiasmo, quello di Bonaccini, condiviso anche dai locali Coita e Tura, con il primo che ha declinato il tema sulla realtà brignanese, sottolineando quanto segue:

“Al contrario di chi risiede in città, gli abitanti dei piccoli paesi hanno subito in maniera pesante le mancanze del servizio sanitario nazionale. E chi come me si Interessa di amministrazione, in questi anni si è sentito disarmato davanti all’impossibilità di aiutare la gente che non trovava risposte. Per questo era importante accendere un faro sui problemi della provincia, perché a breve andranno in pensione moltissimi altri medici e le università non ne laureano a sufficienza. La sanità è competenza esclusiva delle regioni e se la Lombardia non cambia registro, curarsi diventerà un lusso per pochi”.
Tura: “Le persone vogliono essere coinvolte sulle questioni concrete”

Dal canto suo, Tura ha invece posto in risalto la voglia di partecipare e ascoltare da parte della popolazione, la quale “chiede di essere coinvolta quando la politica parla delle cose concrete, che intrecciano il nostro sentire comune di cosa è giusto, di cosa vorremmo lasciare a chi viene dopo. Sono convinta che il mio partito debba continuare a battersi, con serietà e con competenza, approfondendo e studiando ma anche aprendosi al confronto con chi lavora in questo settore, e ringrazio per questo i tanti professionisti della salute presenti lunedì sera”.