Salvini in Brianza ospite di Cancro primo aiuto e Netweek FOTO

Lunga chiacchierata, il leader della Lega ha parlato ad ampio raggio di Governo, Ilva, tasse e persino Chiesa.

Salvini in Brianza ospite di Cancro primo aiuto e Netweek FOTO
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“Non voglio domani tornare a governare un paese ridotto in macerie”.

Un battagliero Matteo Salvini, lunedì 11 novembre 2019, a Capriano di Briosco (Mb). Villa Walter Fontana è stata scelta, infatti, da Cancro primo aiuto gruppo editoriale Netweek, che hanno fortemente voluto una serata dibattito alla quale non sono mancati neppure il governatore della Lombardia Attilio Fontana (che fra l’altro è anche presidente onorario della onlus Cpa), i parlamentari Massimiliano Romeo (capogruppo della Lega in Senato) e Paolo Grimoldi (segretario della Lega Lombarda), l’europarlamentare Angelo Ciocca e l’ex ministro Gian Marco Centinaio (tutti nel cda di Cpa).

Matteo Salvini con il board di Netweek: Alessio Laurenzano, gli editori Vittorio e Mario Farina, il Cfo Massimo Cristorfori e il vice president Riccardo Galione

Cancro primo aiuto e Netweek

A fare gli onori di casa Flavio Ferrari, presidente della onlus Cancro Primo Aiuto, di cui Salvini – lo ricordiamo – è anche stato in passato vicepresidente per il territorio di Milano. Con lui Mario e Vittorio Farina, editori e membri della famiglia proprietaria del Gruppo Netweek, e Alessio Laurenzano, ad di Netweek.

Maurizio Belpietro, direttore de La Verità e di Panorama, esempio virtuoso di un gruppo editoriale nazionale in forte crescita, è andato l’onore della prima domanda del dibattito, moderato dai direttori Netweek, Giancarlo Ferrario e Ettore Ongis (in sala anche il nuovo direttore editoriale e marketing Giorgio Iegiani e gli altri direttori del gruppo).

La serata nel vivo

“Cerchiamo di esserci quando la Sanità non arriva”, ha sintetizzato Ferrari nel suo intervento d’apertura, illustrando le tante iniziative di Cancro primo aiuto, prima fra tutte l’ormai consolidato “Progetto parrucche”. L’editore Mario Farina ha invece sottolineato in particolare l’approccio sempre propositivo di Netweek riguardo alle notizie, politica compresa, regalando anche un’importante anticipazione: “Il sogno è quello di riuscire ad arrivare, dal Nord, a tutto il resto d’Italia”.

Belpietro, dopo aver raccontato alla platea dai suoi esordi da cronista locale a BresciaOggi fino alla fondazione de La Verità, ha poi accolto Salvini con una prima domanda inevitabile sulla durata dell’attuale Governo M5S-Pd-ItaliaViva:

“Razionalità vorrebbe che andassero avanti a lungo, col collante della poltrona… – ha esordito Salvini – ma si massacrano fra di loro ogni giorno e non credo che possano andare avanti così troppo a lungo. Il problema è che non voglio domani tornare a governare un paese ridotto in macerie. Sulla stessa Ilva, chi parla di nazionalizzare torna indietro decenni… il punto semmai è trovare il modo di non far scappare gli imprenditori”.

Le domande dei direttori

Ettore Ongis ha voluto sapere in primis cosa risponde oggi Salvini a chi pensa che ad agosto abbia staccato la spina per non doversi ritrovare alle prese con una manovra “lacrime e sangue”.

“Esattamente il contrario – ha risposto Salvini – La Spagna ha votato ieri… Saremmo potuti andare anche noi ad elezioni e ora avremmo un Governo evidentemente diverso da quello attuale, con un approccio opposto, attuando in primis la pace fiscale. Tria mi disse la flat tax te la scordi, Conte e Di Maio pure… non è che potevo fare solo il Ministro dell’Interno seppur con soddisfazione, bloccando i barconi e attuando il decreto Sicurezza”.

Giancarlo Ferrario la domanda, anche questa quasi inevitabile in Brianza, sul taglio della spesa pubblica e sulla riduzione del debito.

“Non è che a Briosco sono nati fortunati… – ha osservato Salvini – Il taglio si fa premiando comunque il merito, non si può agire in maniera lineare. Un intervento del mio Governo  efficace è stato senza dubbio un impegno di spesa che ha ripartito risorse reali ai Comuni: se non riparte l’edilizia, per fare un esempio, sono guai. Regole più chiare e Autonomia sono richieste che arrivano anche dalla Calabria”.

“Nella Chiesa non ha mai trovato sponda, ora Ruini: sta cambiando qualcosa?”, ha chiesto ancora Ongis.

“Ci sono tante Chiese e tante teste… Anche Papa Francesco ha parlato di una immigrazione da controllare, per carità. Ammetto senza problemi che da divorziato e peccatore, posso essere un cattivo testimone della Fede. Ma ognuno ragiona con la sua testa: ad Assisi, anche se il sottoscritto non era ben visto da tutti, la Lega ha preso il 45%… chiedo solo rispetto”.

“E don Giorgio De Capitani, prete del Lecchese oggi condannato per gli insulti a lei?”, ha aggiunto Ferrario.

“Faremo beneficenza… Ha pure invocato l’omicidio, questo uomo di Carità. Ho le spalle larghe, ma alla quarta volta basta”.

Prima della chiusura, Salvini si è augurato si torni prima possibile al voto.

“In Emilia si vota il 26 gennaio: certo, se una regione che per 50 anni ha votato in un certo modo dovesse cambiare rotta, sarebbe un segnale difficile da ignorare”, ha detto Salvini alludendo al Governo.

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