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RSA e Coronavirus: alto il rischio di contagio

PD: Spostare i malati e assicurare i tamponi al personale operante

RSA e Coronavirus: alto il rischio di contagio
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RSA e Coronavirus: un binomio letale. I consiglieri regionali del Partito Democratico denunciano la scelta dell’assessore Giulio Gallera di portare pazienti positivi Covid-19 nelle RSA e invitano a effettuare i tamponi sia al personale che ai pazienti.

L'appello di Forattini e Piloni

"Purtroppo questo nostro grido d’allarme è rimasto ad oggi inascoltato e le RSA sono diventate incubatori d’infezione - hanno dichiarato i consiglieri regionali del PD Antonella Forattini e Matteo Piloni - Non passa giorno in cui sulla stampa non sia data la notizia di un numero impressionante di decessi, proprio nelle strutture per anziani. Strutture che per loro natura sono il luogo di persone fragili, molto spesso immunodepresse, in cui anche in una situazione normale le infezioni sono difficili da contenere. Lo stesso personale, tra l'altro decimato, non è istruito a trattare tale patologia, ma soprattutto è ancora oggi privo di quei dispositivi di protezione utili ad evitare il contagio dell’operatore stesso e dei pazienti. L’isolamento di piani Covid in una RSA è puramente fisico e non esclude affatto il contagio, in quanto non c’è la compartimentazione del personale, ovvero di personale dedicato".

Ritirare l'ordinanza

Con una delibera dell'8 marzo, Regione Lombardia ha individuato le RSA come strutture idonee al trasferimento dei positivi al Covid. Sono le ATS a dover individuare le residenze in cui collocare i malati. Per il PD questa delibera va ritirata quanto prima, e provvedere ai tamponi al personale operante nelle RSA.

"Chiediamo all’assessore Gallera e al Presidente Fontana di tornare sui loro passi e, come hanno fatto retromarcia sui tamponi per i medici ascoltando la nostra richiesta, tornino sui loro passi anche per i pazienti e il personale delle RSA, che non sono operatori di serie B - hanno aggiunto i consiglieri - Sono ormai troppi i decessi, un vero e proprio bollettino di guerra che va fermato”.

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