Consiglio comunale

Risorsa Sociale e il buco di 300 mila euro: "Siamo pronti a intraprendere azioni legali"

Errori nei pagamenti dei contributi del personale. Il debito è già stato coperto grazie a due fondi accantonati

Risorsa Sociale e il buco di 300 mila euro: "Siamo pronti a intraprendere azioni legali"
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Risorsa Sociale Gera d’Adda, la società che gestisce i servizi sociali dei 18 Comuni della Bassa occidentale, dovrà versare 300 mila euro all’Inps per errori nel pagamento dei contributi dei dipendenti. A rivelarlo martedì 10 giugno 2025 in Consiglio comunale a Treviglio è stato il presidente Giorgio Barbaglio, che ha anche annunciato l’avvio di un’azione legale per individuare eventuali responsabili di questo ammanco.

Il debito di Risorsa Sociale

In Aula era infatti in discussione il bilancio consuntivo del 2024 e quello di previsione per il 2025-2027 di Risorsa Sociale, un punto che era stato rinviato nel corso della seduta dello scorso 27 maggio 2025, proprio per problematiche legate alla vicenda.

"Non avrei mai immaginato che dopo sei anni saremmo arrivati così in affanno - ha esordito Barbaglio - Siamo comunque arrivati al pareggio di bilancio ed è motivo di soddisfazione, perché vuol dire che abbiamo lavorato bene".

Barbaglio ha poi spiegato il "caso" dei contributi non pagati, che hanno portato al "buco" di 300 mila euro. A complicare le cose c’è stata l’improvvisa decisione del direttore Roberto Bugini di andare in pensione lo scorso 1 gennaio, dopo che due mesi prima la persona che lo affiancava aveva lasciato la società.

"Questo ha creato un problema non trascurabile perché era Bugini che gestiva il settore finanziario della società - ha proseguito Barbaglio - La fattura dell’Inps ci è arrivata tra capo e collo e dalla sera alla mattina abbiamo dovuto pagare i famosi 300 mila euro".

Barbaglio ci ha tenuto però a precisare che il personale è sempre stato coperto dal punto di vista contributivo e che la società non è sull’orlo del fallimento.

Errori nei pagamenti dei contributi

Ma come è potuto accadere che Risorsa Sociale si trovasse questo debito di 300 mila euro? Lo ha chiarito Claudia Bianco (nella foto durante il suo intervento), responsabile degli Affari Generali dell’ente, che ha assunto l’incarico pro tempore di direttrice. Da quanto riferito, tra il 2008 e il 2021 il personale era inquadrato come se dipendente di una Srl e non di una società pubblica. Quando si è deciso per il reinquadramento, i contributi sono stati spostati da una cassa all’altra. Andavano però integrati del 3,4%. Cosa che non è stata fatta e questo, con l’aggiunta di sanzioni e interessi ha generato il debito di 300 mila euro.  "Noi non sappiamo se direttore sapesse di questa situazione, saranno i legali a stabilirlo", ha sottolineato Bianco, annunciando lo stanziamento a bilancio di 20 mila euro di spese legali proprio per fare chiarezza sulla vicenda. La consulente amministrativa Amanda Campese ha poi chiarito che il "buco" è stato coperto grazie a due fondi che erano stato accantonati dallo stesso Bugini.

Il dibattito in Aula

Nel successivo dibattito in Aula, la capogruppo di opposizione Matilde Tura ha chiesto il motivo per cui il Comune di Treviglio si era inizialmente astenuto sull’approvazione del bilancio di Risorsa Sociale. La vicesindaco Pinuccia Prandina ha spiegato che ad aprile non era stata presa posizione proprio per la questione dei contributi Inps ancora non chiara, mentre a maggio, quando la situazione era stata risolta, il voto è diventato favorevole. Laura Rossoni del Pd ha invece chiesto informazioni riguardo lo stanziamento delle spese legali. Claudia Bianco ha spiegato che la cifra si basa su un preventivo fornito da un legale per coprire tutta l’eventuale causa.

"La nostra speranza - ha però chiarito la direttrice - è che non si arrivi al contenzioso e che tutto si risolva per via extragiudiziale".

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