Rimossi i cartelli stradali in bergamasco: "E' bagarre in Consiglio"

Marco Picenni della Lega di Cologno ha chiesto spiegazioni sulla scelta dell'Amministrazione guidata da Chiara Drago.

Rimozione cartelli

A inizio maggio nel Comune di Cologno sono stati rimossi tutti i cartelli stradali che indicavano la località in lingua bergamasca. Cartelli storici dato che nella provincia bergamasca sono stati tra i primi ad essere installati. Il gruppo di minoranza "Picenni Sindaco Lega e Fratelli d’Italia" di fronte a tale decisione dell’Amministrazione comunale guidata da Chiara Drago, ha presentato un'interrogazione che il Consiglio comunale ha discusso martedì sera.

"Abbiamo notato all'inizio del mese scorso la rimozione dei cartelli – ha detto Marco Picenni – operazione che è avvenuta sia all’ingresso da Morengo, che in tutti i punti di accesso al Comune. Ci siamo chiesti qual è il motivo di tale decisione. A fonte anche del Codice della strada che prevede l’utilizzo di questi cartelli".

La risposta

Motivo della rimozione che ha spiegato la sindaca Chiara Drago.

"La Polizia locale sta effettuando degli interventi di manutenzione e sostituzione della cartellonistica stradale in paese che è deteriorata. In tale contesto si è proceduto così alla rimozione di diversi cartelloni stradali tra i quali quelli di accesso al paese e al centro storico. La nostra Amministrazione non è contraria a priori alla cartellonistica in bergamasco che è rimasta al suo posto per i precedenti otto anni di Amministrazione. Semplicemente quando si è proceduto alla sostituzione dei cartelli si è optato per quelli in lingua italiana. Riteniamo che sia importante preservare e tramandare la conoscenza del dialetto e lo abbiamo dimostrato organizzando diverse iniziative a tal proposito. Inoltre i cartelli stradali in bergamasco sono stati spesso associati  ad una strumentalizzazione politica e noi non vogliamo fare un uso strumentale del dialetto".

Le tradizioni

Un chiarimento che ha convinto a metà il capogruppo Marco Picenni.

"Non condividiamo questa scelta – ha detto – Come gruppo ci impegneremo a promuovere iniziative per preservare la nostra tradizione bergamasca e diffonderla soprattutto tra i giovani che la stanno perdendo".

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