Regolamento sagre e fiere: se ne parla dopo le elezioni
Lunedì sera in Consiglio comunale è stato deciso di lasciare la decisione sul tema in mano ai futuri amministratori.

Regolamento delle sagre e delle feste: la palla passerà alla prossima Amministrazione.
Rimandata l'approvazione del regolamento
Lunedì sera in Consiglio comunale è stato deciso di rimandare ai successori del sindaco di Bariano Fiorenzo Bergamaschi e del suo team l’approvazione del regolamento che gestisce le feste e le sagre del paese. "Io e la Giunta abbiamo fatto questo tipo di valutazione – ha spiegato il primo cittadino – non ci sembrava giusto vincolare, a qualche mese dalle prossime elezioni comunali, chi verrà dopo di noi con un regolamento così ostico e per certi versi stringente. Abbiamo ritenuto che fosse meglio che chi vincerà le elezioni a maggio del 2019 approvi o meno questo regolamento".
La posizione di Gastoldi
Concorde con la scelta di Bergamaschi anche Luigi Gastoldi, capogruppo di minoranza (Vivi Bariano), il quale, insieme ai suoi consiglieri, ha votato in modo favorevole al differimento dell’approvazione. Gastoldi non ha comunque esitato ad esprimere alcune perplessità riguardo al contenuto del documento. In particolare per l’inserimento della parola "imprese". Infatti, secondo Gastoldi un regolamento comunale dovrebbe disciplinare feste e sagre che si tengono su suolo pubblico. A quanto pare però nel documento, che si andrà ad approvare tra un anno, è presente la voce che riguarda le imprese e quindi i privati.
"Il comune deve stare fuori dalle questioni dei privati"
"Mi sembra assurdo che il Comune vada ad intromettersi nelle questioni dei privati – ha detto in Consiglio Gastoldi – o meglio, esiste già la legge che regolamenta le feste e manifestazioni che si tengono su un luogo privato. Allora non capisco perché redigere un regolamento, dove ci si occupi anche di questo aspetto. In ogni caso accolgo in maniera favorevole il differimento dell’approvazione a elezioni concluse, così non si vincola chi verrà dopo di noi".
La replica del sindaco
A dare delle delucidazioni ci ha pensato il sindaco. "Questo regolamento è più o meno simile in tutti i Comuni, c’è chi poi ha deciso di inserire il termine imprese e chi no – ha detto – noi abbiamo fatto questa scelta perché sul nostro territorio capita che delle imprese utilizzino il suolo pubblico per alcune manifestazioni. Mi riferisco per lo più alla ristorazione. E’ giusto quindi che si vada a regolamentare anche queste situazioni".
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