Pieranica

Quattro ciclabili dell'Alto Cremasco per un bando del Pnnr

Si tratta della Vailate-Capralba-Pieranica, della Quintano-Torlino, della Quintano-Casaletto e della Pianengo-Campagnola-Cremosano

Quattro ciclabili dell'Alto Cremasco per un bando del Pnnr
Pubblicato:

Un "pacchetto" di quattro ciclabili candidato a un bando del Pnnr: è quanto emerso dall'incontro fra i Comuni dell'Alto Cremasco svoltosi lunedì a Pieranica.

Riunione a Pieranica

All'incontro hanno preso parte i sindaci dei nove paesi che faranno rete per accedere ai fondi stanziati da un bando rivolto a Comuni con meno di 5000 abitanti che associati superano i 15mila complessivi. Oltre a Valter Raimondi, primo cittadino del paese ospitante, alla riunione erano presenti i sindaci Paolo Palladini di Vailate, Ilaria Dioli di Casaletto Vaprio, Marco Fornaroli di Cremosano e il vicesindaco di Torlino Vimercati Giuseppe Figoni. Collegati in videoconferenza, c'erano i sindaci Damiano Cattaneo di Capralba, Elisa Guercilena di Quintano e Agostino Guerini Rocco di Campagnola Cremasca. Impossibilitati a partecipare all'incontro i sindaci Angelo Barbati di Trescore Cremasco e Roberto Barbaglio di Pianengo. Infine, in rappresentanza di Consorzio.it, anche l'amministratore delegato Bruno Garatti, l'ingegnere Adriano Nichetti e il geometra Mario Campanini.

Quattro ciclabili

"Abbiamo valutato quali piste potrebbero essere fatte oltre a quella sulla Sp 2 che interessa i Comuni di Vailate, Capralba e Pieranica - ha spiegato il sindaco Valter Raimondi - Le altre tre piste che abbiamo individuato sono la Pianengo-Campagnola Cremasca-Cremosano, la Quintano-Casaletto Vaprio e Quintano-Torlino Vimercati. Questo "pacchetto ciclabili" avrà un Comune capofila e sarà portato a bando da Consorzio.it che si occuperà della parte burocratica, fra cui la quantificazione degli oneri necessari".

Collegarsi a Milano

Secondo Raimondi, l'ottenimento dei fondi non è cosa scontata. Si tratta di una sfida ambiziosa, ma i sindaci dei Comuni interessati al progetto sono determinati a potenziare la rete ciclopedonale dell'Alto Cremasco, di fronte al quale si spalanca un futuro di nuove opportunità.

"L'ingegner Garatti ci ha spiegato che sta lavorando concretamente affinché la nostra rete ciclabile in un prossimo futuro possa collegarsi a quella della Città Metropolitana di Milano - ha aggiunto Raimondi - In questo modo, le ciclopedonali milanesi non terminerebbero sul confine provinciale, ma potrebbero proseguire verso i nostri territori. Si tratterebbe di una grande opportunità, di un nuovo impulso alla mobilità dolce e al turismo".

Seguici sui nostri canali