Canonica

Per il dopo-Pirotta in campo Previtali e Arcari: una lista per battere Cerea alle urne

Terminerà con il mandato attuale l’avventura di "Uniti per unire": a raccoglierne l’eredità è Clara Previtali. Arcari, invece, non scioglie le riserve

Per il dopo-Pirotta in campo Previtali e Arcari: una lista per battere Cerea alle urne
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Terminerà con il mandato attuale l’avventura di "Uniti per unire" a Canonica: a raccoglierne l’eredità sarà un gruppo nuovo, per la cui nascita si sta adoperando la consigliera Clara Previtali. L’attuale esponente di minoranza ha confermato di aver interloquito con Paolo Arcari per convincerlo a scendere in campo, ma il tributarista 50enne, per ora, non scioglie le proprie riserve.

Previtali in campo per il "dopo Pirotta"

E’ servito a smuovere le acque sulla politica locale, l’annuncio rilasciato la scorsa settimana dal capogruppo d’opposizione Graziano Pirotta, che, dopo essersi confrontato con le persone a lui legate, ha dichiarato la fine dell’esperienza di "Uniti per unire". A raccoglierne in un certo senso l’eredità si è subito fatta avanti la consigliera Previtali, 42enne residente a Canonica dall’età di sei anni, ma da sempre molto legata al paese. Previtali, che dopo il diploma presso il Liceo Artistico Simone Weil di Treviglio si è laureata in architettura a Milano, ora esercita come libera professionista, con studio proprio in paese.

"Ho iniziato a conoscere e ad affiancare il percorso di Graziano e di “Uniti per Unire” dal 2005, dopo che nel 2004 avevano lanciato la possibilità di un’associazione per i giovani: nel 2006 ho partecipato alla nascita di “Why not”, associazione che purtroppo negli anni è andata scemando e che attorno al 2011, poco dopo il mio ritiro dalla presidenza e l’uscita di alcuni altri membri chiave, non si è più rinnovata" ha raccontato Previtali, che nel 2014 si è candidata per la prima volta nella lista allora guidata da Pietro Cereda, prima di riprovarci nel 2019 con Pirotta.

"Ora che il viaggio di “Uniti per unire” è giunto al capolinea, sto cercando di dare vita a un nuovo progetto insieme a Paolo Arcari, un progetto nuovo basato su persone nuove, aperto a chiunque abbia voglia di collaborare e mettersi in gioco per il paese" sottolinea Previtali, che tiene a ribadire la propria posizione civica, non politicamente schierata.

"L’importante è che si voglia fare del bene e che lo si faccia in modo costruttivo per il Comune e i suoi abitanti: io e Paolo ci siamo confrontati già alcune volte e sicuramente ci ricontatteremo presto per vedere il da farsi. Mi piacerebbe tirar su un bel gruppo e iniziare a tracciare le linee tematiche del nostro programma elettorale. I temi sono tanti: dalla carenza di dipendenti comunali, che ultimamente si fa sentire particolarmente visto il pensionamento del referente dell’Ufficio Tecnico Pietro Beretta, passando per il coinvolgimento della cittadinanza e per l’aspetto sociale, con le associazioni locali che purtroppo han molto risentito di quella che è stata l’era Covid e post-Covid".

Arcari non scioglie le riserve

Interpellato circa la possibilità di tornare in campo alle prossime Amministrative, Paolo Arcari ha invece preso tempo.

"Non ho ancora preso una decisione definitiva – fa sapere – Posso dire che in quasi tutte le precedenti tornate mi è stato chiesto e ho sempre rifiutato. Stavolta non ho detto di no, ma nemmeno di sì".

Nato e cresciuto in paese, Arcari è attualmente domiciliato a Treviglio pur avendo mantenuto la residenza a Canonica. Laureato in Legge all’Università degli Studi di Milano, lavora come libero professionista tributarista. Alle sue spalle due mandati da consigliere, in maggioranza dal ‘95 al ‘99 e in minoranza i cinque anni successivi, e un mandato come vicesindaco di Pirotta tra il 2004 e il 2009, prima di ritirarsi dalla scena. Tesserato Pd almeno fino al 31 dicembre scorso (la campagna di tesseramento 2023 non si è ancora svolta, ndr), Arcari ha comunque tenuto a precisare che un’eventuale lista dovrà "essere per forza di cose civica per essere inclusiva, perché credo che le questioni di politica a livello di simbolo e partiti non abbiano senso nella gestione di un Comune".

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