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Elezioni a Romano, il candidato sindaco del centrodestra Gafforelli si racconta

Dopo l'ufficialità della sua candidatura a sindaco della coalizione di centrodestra a Romano, l'ex presidente della Provincia si racconta in un'intervista

Elezioni a Romano, il candidato sindaco del centrodestra Gafforelli si racconta
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Dopo l'ufficialità della sua candidatura a sindaco della coalizione di centrodestra a Romano, l'ex presidente della Provincia si racconta in un'intervista.

Gianfranco Gafforelli

"Mi sento pronto a dare un contributo a Romano e farla crescere negli anni che verranno". Ha le idee chiare Gianfranco Gafforelli che, risolti gli scontri all’interno di Fratelli d’Italia, da venerdì scorso è ufficialmente il candidato sindaco della coalizione di centro destra. L’ex presidente della Provincia, che è stato scelto da Forza Italia, dopo l’ufficialità della sua candidatura ha rotto gli indugi e si è presentato ai romanesi attraverso un’intervista.

L'approdo in politica

Gafforelli, fino ad oggi è apparso sugli organi di stampa citato rispetto a polemiche in casa d’altri, ora che la candidatura è ufficiale ci parli di lei.

"Sono nato il 28 luglio 1952, quindi ho 71 anni - ha detto - Sono sposato e padre di una figlia, Chiara. Ho lavorato come direttore amministrativo degli ospedali di Calcinate e di Romano, presidente del Parco del Serio e da alcuni anni sono in pensione, ma svolgo comunque degli incarichi, attualmente sono presidente di “G.Eco”".

In tutti questi mesi di contrasti una certezza è sempre emersa riguardo la sua figura, la sua esperienza politica e amministrativa, ma come si è avvicinato a questo mondo?

"La mia carriera è iniziata quando ho perso mio padre, nel 1980. Lui era segretario della Democrazia Cristiana di Calcinate. Faceva parte della corrente di Pandolfi. Nell’82 ho preso il suo posto, tre anni dopo sono stato nominato assessore ai Servizi sociali e dal 1990 ho fatto il sindaco, ininterrottamente fino al 2004. Dal 2005 al 2011 sono stato presidente del Parco del Serio e nel 2011 sono tornato a fare il sindaco. Dal 2018 al 2021 sono stato presidente della Provincia, dal 2022 sono presidente di “G.Eco” e ora inizio questa nuova avventura".

Candidato a Romano

Proprio in merito a questa nuova avventura come candidato del centrodestra romanese, notoriamente turbolento, viene da porle una domanda, ma chi glielo fa fare?

"La passione innanzitutto per l’amministrazione e credo che posso dare ancora un grande contributo, in questo caso a Romano, per la crescita e lo sviluppo della città".

Ora le aspetta un compito difficile quello di unificare in termini pratici una coalizione che per anni si è contraddistinta per divisioni e lotte intestine. Il primo passo sarà la formazione delle liste, ha già un programma definito?

"Credo che il dialogo sia l’unica strada da percorrere - ha aggiunto - Certe divisioni che hanno portato per due volte alla sconfitta vanno superate. Il centrodestra si presenterà supportato da quattro liste: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia- Gafforelli sindaco e una civica in cui ci saranno i rappresentanti storici del civismo romanese tra cui Luciano Dehò".

Le lotte intestine e le divisioni sono emerse anche negli scorsi mesi, quando il circolo do Fratelli d’Italia oggi commissariato si è opposto, anche pubblicamente, alla sua candidatura, lei come ha vissuto questo confronto?

"In verità devo dire che tranne che per l’incontro avuto con il circolo settimana scorsa non sono mai entrato nel merito. Io non uso social e quindi non ho visto gli attacchi che mi riservavano dal circolo e, onestamente, non avrei mai risposto. Come ho detto direttamente a loro, che se ci fosse stato un romanese che unificava il centrodestra, io avrei fatto un passo indietro, ma a quanto pare un’alternativa valida non si è mai palesata".

Come è nata la sua candidatura?

"Sono stato cercato da Forza Italia e ricordo che prima di ufficializzare qualsiasi cosa ho richiesto che tutti gli accordi del caso sui tavoli regionali venissero presi. Una volta che questa fase è stata completata mi sono messo al lavoro, cominciando a prendere contatti con le varie anime del centrodestra in città".

Il legame con la città

Più di una volta la sua strada si è incrociata con quella di Romano, c’è qualcosa che la lega in modo particolare alla città?

"E’ vero, ho svolto degli incarichi in città ma se devo dire la verità, io il legame più profondo lo ho avuto con il compianto sindaco Giuseppe Longhi. Anche se ero di un’altra corrente con lui avevo un reciproco rapporto di fiducia e rispetto, mi ha insegnato tanto".

In ultima battuta cosa si sente di dire alla sua avversaria Paola Suardi, candidata del centrosinistra?

"Vorrei incontrarla e chiederle di condurre insieme una campagna elettorale onesta e trasparente durante la quale ci confronteremo sui temi della città, sui contenuti, però in toni civili e rispettosi. Poi saranno i cittadini a decidere".

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