Urgnano

Parità di genere: largo alla toponomastica al femminile (e non solo)

Una mozione presentata dal gruppo Lega-FdI per intitolare le strade a donne che hanno lasciato il segno, integrata dalla maggioranza e votata all'unanimità

Parità di genere: largo alla toponomastica al femminile (e non solo)
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Stop alla toponomastica solo al maschile: la lista guidata da Simone Bonfadini ha proposto una mozione per sollecitare l’adesione del Comune di Urgnano alla campagna annuale “8 marzo tre donne, tre strade”, nell'ambito del progetto insignito del “Premio della società civile 2019” dal Comitato economico e sociale europeo, e la maggioranza l'ha fatta sua mediante un’integrazione che ha ampliato la proposta, poi votata all’unanimità.

Toponomastica: spazio alle figure femminili

La toponomastica urgnanese attualmente vede intestate solo una decina di vie a figure femminili sulla totalità delle strade comunali: meno del 5%. Se ne è discusso venerdì 8 marzo, in un Consiglio comunale all’insegna della Giornata internazionale della Donna, non solo perché la seduta si è tenuta proprio il giorno della ricorrenza ma anche per l’iniziativa del gruppo Lega-Fratelli d’Italia. Ancora prima dell’appello il sindaco Marco Gastoldi ha salutato le consigliere che hanno ricevuto un omaggio floreale, la tradizionale mimosa simbolo della festa, oltre a una poesia di Alda Merini.

“Per questa giornata speciale abbiamo voluto far trovare alle consigliere qui presenti dei fiori per omaggiare simbolicamente anche tutte le donne di Urgnano e Basella – ha esordito - visto che voi rappresentate i cittadini ma, in questo specifico caso, anche tutte le donne del paese”.

“La poesia è stata scelta in occasione della “Camminata 5 passi accanto una donna” – ha continuato la vice Iolanda Riseri - svoltasi domenica scorsa. Una camminata di presidio voluta da cinque Comuni (Urgnano, Comun Nuovo, Zanica, Stezzano e Azzano San Paolo ndr.) in cui il testo è stato consegnato a tutti i partecipanti e, questa mattina alle 5:30, un gruppo di donne si è mosso nella città di Bergamo per donarla anche alle donne che erano già sui diversi luoghi di lavoro. I cinque Comuni hanno anche condiviso il desiderio di consegnarla anche alle consigliere nel primo Consiglio utile”.

Giunto il momento della presentazione della mozione da parte del gruppo di minoranza, che partiva dalla considerazione che “il contributo delle donne alla società nell'evoluzione storica è omesso o sottostimato nelle forme fisiche e simboliche che connotano l'organizzazione urbana a cominciare dalla intitolazione di strade piazze o altri luoghi”, che “la considerazione del ruolo delle donne che hanno contribuito alla cultura e alla storia del paese agisce sia per la conservazione della memoria sia per orientare la contemporaneità nel riconoscimento delle pari dignità” e che “l’intervento sullo spazio fisico attraverso l'equilibrio di genere nella toponomastica modifica anche lo spazio simbolico in quanto porta alla luce le storie femminili in sequenze di eventi quasi tutti raccontati al maschile”, il sindaco ha fatto una premessa.

“Prima di dibattere in questo punto abbiamo fatto una conferenza dei capigruppo per portare un’integrazione alla proposta della lista Lega-FdI che ringraziamo per aver stimolato il dibattito sul tema importante della parità di genere, lascio la parola al segretario che ci istruisce sui passaggi tecnici corretti per poter arrivare all'obiettivo che ci siamo posti”.

La mozione del gruppo Lega-FdI

La minoranza aveva suggerito in particolare di intitolare tre strade a Lydia Gelmi (donna bergamasca che durante il nazifascismo contribuì a proteggere e aiutare molti cittadini ebrei avviati all deportazione e prima donna bergamasca a essere insignita del riconoscimento di “Giusta tra le nazioni” nel 1974 da parte dello Yad Vascem), Artemisia Gentileschi (pittrice italiana post-rinascimentale che con coraggio sfidò le convenzioni sociali del suo tempo in un'epoca in cui le donne erano raramente accettate come artiste e infatti riuscì a farsi strada nel mondo dell'arte diventando una delle pittrici più rispettate del suo tempo un esempio di resistenza e determinazione per il genere femminile) e Marie Curie (prima donna della storia a vincere il Premio Nobel e l'unica ad averne ricevuti due grazie alle sue scoperte in campo scientifico e riconosciuta in tutto il mondo come la madre della fisica moderna).

"Urgnano un paese per la parità di genere"

Risolta la questione tecnica, Riseri ha dato lettura del nuovo testo dl titolo Urgnano un paese per la parità di genere

“Si impegnano il sindaco e il Consiglio comunale a sostenere azioni che abbiano l'obiettivo di traguardare la parità di genere attraverso il coinvolgimento delle agenzie educative del territorio, inserendo nel Piano per il diritto allo studio 2024-25 progetti di formazione ed educazione finalizzati alla parità di genere, che abbiano una reale ricaduta sul territorio e che possano quindi nello stesso tempo consentire un attivo e reale perseguimento di quanto fissato nella Giornata internazionale della donna – ha detto - Al fine di verificare che tali progetti abbiamo una ricaduta sociale, si richiede che tengano in considerazione anche la ricaduta e l’impatto sociale attraverso la presenza di professionisti del settore. Si sottolinea in particolare che una delle progettualità da proporre sarà il progetto dal titolo Toponomastica al femminile, finalizzato particolarmente alla conservazione della memoria attraverso riconoscimento di figure femminili rilevanti e di eccellenti nei diversi settori e ambiti sociali”.

“Mi ha fatto molto piacere lavorare insieme su questo tema che è trasversale, interessa a tutti – ha commentato il capogruppo Lega-Fdi Simone Bonfadini - e anche il fatto che c'è stata unanimità sulla modifica del testo lo va ad evidenziare. La finalità era proprio quella non di proporre un’iniziativa “di parte” ma innescare un dibattito e credo che la maggioranza da questo punto di vista l'abbia colto quindi son stato d'accordo nel modificare il contenuto iniziale della mozione, ampliarlo in qualche modo, e renderlo ancora più fattivo”.

La mozione è stata approvata all'unanimità.

“Ringrazio tutto il Consiglio comunale – ha concluso Gastoldi - era importante in questa giornata essere uniti su questo tema”.

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