Paolo Franco, il politico-podista sbarca in pianura per riunire il centrodestra
La strategia di Forza Italia in vista delle elezioni comunali (che nel 2019, saranno ben 31).
C'è in corso un passaggio di testimone nel centrodestra bergamasco e al vertice di Forza Italia. A lasciarlo, il neodeputato Alessandro Sorte, sbarcato a Roma. A riceverlo, uno che di corsa ne sa parecchio, per restare dalla metafora sportiva. Classe 1964, di Gazzaniga, il profilo Facebook del neo consigliere regionale azzurro Paolo Franco, già presidente di Uniacque, è zeppo di fotografie di competizioni e tapasciate. "Faccio trenta chilometri a settimana, appena riesco mi metto a correre" spiega dal salottino al piano tre del Pirellone, dove si è appena conclusa una seduta di commissione. Sul tavolo, qualche chilo di fascicoli. Anche sulle questioni più spinose della pianura.
Il centrodestra esiste ancora?
In una lunga intervista al Giornale di Treviglio, Paolo Franco ha parlato di Pedemontana, di Bergamo-Treviglio e della sospiratissima tangenziale di Verdello, ad esempio. Ma non solo. Mentre a Roma il governo gialloblu di Giuseppe Conte muove i primi (per nulla timidi) passi, Franco ha fatto il punto sullo scenario politico della Provincia di Bergamo, mettendo in fila i problemi del centrodestra e le soluzioni in campo.
I moderati al voto in 31 Comuni: "Accordo quadro con la Lega"
"Siamo l'ago della bilancia" spiega. Per poi rivelare, in parte, le strategie che gli azzurri tenteranno per ricostruire un centrodestra che a livello nazionale sembra scomparso, in vista delle partite elettorali più importanti che attendono la pianura. Romano e Martinengo, tra gli altri. Ma anche moltissimi Comuni. Sono trentuno, infatti, solo nella Bassa, quelli che nel 2019 voteranno per rinnovare Consiglio comunale e sindaco.
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