Oggi tutti ai seggi: ecco cosa cambia e come si vota

E' il giorno del voto: oggi si elegge il Parlamento e il nuovo Consiglio regionale della Lombardia. Per le politiche, è la prima volta in cui si vota con il Rosatellum, la nuova legge elettorale entrata in vigore nel 2017.  Ma come funziona?

Oggi tutti ai seggi: ecco cosa cambia  e come si vota
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Modalità di voto elezioni politiche 2018, ecco cosa cambia da questa tornata elettorale.

Voto elezioni politiche 2018, cosa cambia con il Rosatellum

E' il giorno del voto: oggi si elegge il Parlamento e il nuovo Consiglio regionale della Lombardia. Per le politiche, è la prima volta in cui si vota con il Rosatellum, la nuova legge elettorale entrata in vigore nel 2017.  Ma come funziona? Ci sarà un nuova divisione dei collegi elettorali: 232 seggi sono assegnati alla Camera dei Deputati e 116 seggi al Senato della Repubblica. L’assegnazione è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale, 386 per la Camera e 193 per il Senato, avviene con metodo proporzionale in collegi plurinominali.

Video del Ministero

Elezioni Politiche 2018: le modalità corrette di voto

I voti per la Camera e per il Senato avranno la stessa scheda elettorale. Essa conterrà il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste per il collegio plurinominale.

Modalità di voto elezioni politiche 2018

Le modalità di voto valide sono le seguenti: il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa. Il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in modo proporzionale ai loro voti ottenuti in collegio. Se l’elettore traccia un segno sul nominativo del candidato del collegio uninominale e sul contrassegno della lista, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista. Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della stessa lista, il voto risulta a favore sia della lista sia del candidato uninominale.

Il voto disgiunto non è valido

Per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto, quindi è importante porre attenzione in cabina elettorale. Il voto, infatti, risulterà nullo se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato.

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