Caravaggio

Mozione delle associazioni contro le armi nucleari: Consiglio diviso

Il testo è stato fatto proprio dal sindaco che lo ha presentato in Aula: Lega e l'indipendente Sesini astenuti.

Mozione delle associazioni contro le armi nucleari: Consiglio diviso
Pubblicato:

La mozione «Italia ripensaci», che chiede al Governo di ratificare il trattato sulla proibizione delle armi nucleari votato all’Onu, sottoscritta da 15 associazioni caravaggine, fa discutere.

Mozione contro le armi nucleari

Le associaioni Acli, Agesci, Amici di don Maurizio, Amici di Libera, Amici di San Bernardino, Azione Cattolica, Caritas, Chei de la Bosnia, Comunione e Liberazione, Corpo di Bacco, Croce rossa, Gruppo catechisti, Gruppo missionario, Movimento dei focolari e Open road è stata fatta propria dal sindaco Claudio Bolandrini che l'ha illustrata in Aula nell'ultimo Consiglio comunale è passata, ma con l’astensione dei consiglieri Diana Castagna della Lega e dell’indipendente Mirko Sesini.
A rappresentare i sodalizi erano presenti Ezio Zibetti del Movimento dei focolari, Carmine Musio della Croce rossa, Roberto Cavalli della Caritas e Luisa Ogliari delle Acli, rimasti un po’ delusi dalla mancata unanimità.

"Una mozione apolitica e apartitica che riguarda tutto il mondo dal punto di vista della sicurezza - ha precisato Zibetti - firmato da 48 associazioni a livello nazionale".
"Ha aderito anche la Croce rossa nazionale - ha detto piccato Musio - quindi l’astensione non ha senso".

La posizione di Sesini

In Italia, nelle basi di Aviano e Ghedi, sono presenti una quarantina di ordigni B61 e, in quest’ultima, si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35 in grado di trasportarne di più potenti, B61-12.
Sesini, durante la discussione, ha spiegato le sue ragioni.

"Si sostiene che queste armi di distruzione di massa non abbiano scopo difensivo ma purtroppo, da quello che si può apprendere dalla vita e dalla Storia lo sono - ha considerato - essere grandi e grossi è un bel deterrente per gli altri e l’Italia non ha firmato per salvaguardarsi. Per farlo bisogna essere sicuri che tutto il resto del mondo lo faccia". 

Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola venerdì 6 agosto.

Seguici sui nostri canali