"Mi candido perché amo la mia città dove sono nato e ho sempre vissuto"
L'intervista esclusiva a Mario Suardi candidato sindaco a Romano per la Coalizione civica.
L'intervista esclusiva a Mario Suardi candidato sindaco a Romano per la Coalizione civica.
Il candidato sindaco
C’è passione amore per Romano nelle parole di Mario Suardi, il candidato sindaco della grande coalizione civica che lo supporta alle elezioni comunali di giugno. Ex leghista Mario Suardi ha fatto da tempo la scelta di abbandonare i partiti e intraprendere un cammino civico con la sua lista "La Città nelle tue mani" con cui ha già vissuto un ‘esperienza elettorale nel 2019 e alla guida della quale si presenta anche quest’anno. Una candidatura rafforzata dal sostegno di due altre liste: "Civici per Romano" e "Centrodestra per Romano di Lombardia", formate dai dissidenti, ex del circolo di Fratelli d’Italia di Romano, che di fatto hanno consegnato nelle mani di Suardi una vera e propria coalizione civica.
Siamo alla sua seconda esperienza come candidato sindaco «civico» cosa l’ha spinta a provarci ancora?
Cosa mi ha spinto a riprovarci? Semplice la mia passione e soprattutto il mio amore per Romano. Qui sono nato e qui ho costruito la mia famiglia. 5 anni fa non mi è stato possibile esercitare il ruolo di primo cittadino, ma sento di avere ancora la stessa passione di allora e, consapevole che sarà l’ultima possibilità, farò del mio meglio per coronare questo sogno.
A sostegno della sua candidatura ci sarà la «Coalizione civica» nata da un accordo con i dissidenti usciti da Fratelli d’Italia per la candidatura di Gianfranco Gafforelli per il centrodestra, ci racconta come si è arrivati all’accordo?
Siamo arrivati ad un accordo dopo diversi incontri, ci ha uniti l’amore per Romano, la coerenza e la condivisione di buona parte del programma elettorale. Abbiamo apprezzato, in particolar modo, la loro ferma opposizione al sostegno ad un candidato imposto dall’alto, pagandone il prezzo a livello politico. Questo è sinonimo di coerenza e libertà.
A suo sostegno ci saranno tre liste, per un totale di 40 candidati, dei quali alcuni hanno un passato recente nel centrodestra. Crede che tutti sposeranno la sua idea «civica» o prima della presentazione ufficiale delle liste potranno esserci ancora sorprese? Con qualcuno dei candidati che tornerà nei partiti del centrodestra?
Tutti abbiamo un passato politico più o meno recente, come sappiamo, in politica, due più due spesso non fa quattro, potrebbe essere che qualcuno da qui alla presentazione delle liste possa cambiare idea, devo dire, però, che gli incontri mi hanno trasmesso buone sensazioni e sono convinto di aver stretto la mano a persone serie e leali, soprattutto legate a Romano e non alla poltrona, quello che il civismo dovrebbe essere.
In tema di elezioni. I suoi avversari Paola Suardi e Gianfranco Gafforelli, hanno un sostegno misto tra partiti e liste civiche, che come formula storicamente a Romano ha funzionato. Crede che questa volta il suo puro civismo potrà vincere?
Quello che si percepisce parlando con la gente è la voglia di cambiamento. Lo dimostra l’affluenza alle urne che, negli ultimi anni, è in visibile calo. La società è stanca delle promesse mai mantenute dai leader dei partiti politici di turno. A livello locale, siamo sicuri che i romanesi abbiano capito che conta la persona e non l’appartenenza politica, la nostra costante presenza sul territorio e lo svincolo da ogni diktat politico, non possono che essere un valore aggiunto.
Leggi l'intervista integrale su Romanoweek in edicola.
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