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Matteo Rossi:"Vincere in città per poi conquistare anche la Regione"

Il vicecoordinatore lombardo del Pd apre la corsa alle elezioni comunali e a quelle per il Pirellone

Matteo Rossi:"Vincere in città per poi conquistare anche la Regione"
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Nell’estate del 2024 aveva auspicato la svolta green della "Fondazione Istituti Educativi", aveva "sponsorizzato" la candidatura di Erik Molteni in Provincia e aveva caldeggiato un rafforzamento dell’asse Pd-Forza Italia per cercare di unire i moderati. A un anno di distanza, il vicecoordinatore regionale del Partito Democratico (ed ex presidente della Provincia) Matteo Rossi può dirsi (quasi) soddisfatto di ciò che vedeva nel futuro della Bergamasca, in particolare della pianura, territorio verso il quale ha sempre diretto lo sguardo.

L'intervista a Matteo Rossi

Svolta ambientale a Castel Cerreto

"Direi che ci avevo visto abbastanza lungo - ha sottolineato Rossi - A cominciare da Castel Cerreto. Lo scorso settembre avevo proposto al Cda degli 'Istituti Educativi' (di cui è membro, ndr) di trasformare la frazione trevigliese nella più grande Comunità Energetica della provincia. E così è stato. Su tutti gli edifici di proprietà stiamo mettendo pannelli fotovoltaici. Nel frattempo l’Amministrazione comunale ha dato il via alla creazione di Comunità Energetica alla quale ci allacceremo".

Resta al palo la questione dell’autostrada Treviglio-Bergamo, opera il cui tracciato impatterà non poco sui beni della fondazione.

"Ancora non è chiaro cosa si farà, visti anche i recenti sviluppi - ha commentato - Io resto della mia posizione, ovvero che sia inutile. Una posizione che giorno dopo giorno annovera sempre più sostenitori".

Le elezioni provinciali

Rossi ricorda anche l’endorsement per Molteni, affinché entrasse in Consiglio provinciale. Una figura che avrebbe avuto ripercussioni anche sul rilancio della Pianura.

"Sono contento che sia stato eletto, addirittura come il secondo più votato della provincia - ha sottolineato - Del resto è stato uno dei pochi che si è fatto vedere un po’ in tutto il territorio".

A stonare è il raffreddamento dei rapporti con Forza Italia. Un anno fa Rossi vedeva con favore un polo di moderati, che comprendeva anche gli "azzurri" oltre che il mondo civico. Oggi, però, la situazione è diversa e un progetto di "grande coalizione" appare improbabile.

Il parallelo Regione-Treviglio

I prossimi appuntamenti elettorali a livello locale saranno le Comunali del 2027 e le Regionali del 2028. Un’occasione di rilancio del Pd sia al Pirellone che a Treviglio.

"In entrambi i casi si chiude un ciclo nel centrodestra, con pochissime luci e tante ombre - ha sottolineato Rossi - Il Pd può e deve rappresentare il cambiamento. Come? Innanzitutto con una maggiore riconoscibilità su temi quali sanità e casa, su cui già da tempo ha puntato l’attenzione".

Proprio dalla Festa de l’Unità di Treviglio, alla presenza del coordinatore regionale del Pd Emilio Del Bono, è stato lanciato "Laboratorio Lombardia 2028".

L’obiettivo è non cadere negli errori delle ultime tornate.

"Gli ultimi quattro candidati del centrosinistra sono stati scelti a sei mesi dalle elezioni - ha premesso Rossi - Ed è sempre stato un handicap per noi. Ecco perché abbiamo lanciato un progetto forte che si declinerà sui temi più sentiti: sanità, trasporto pubblico, casa, sostenibilità e lavoro. E non a caso abbiamo deciso di partire a Treviglio, per sottolineare l’importanza del suo ruolo nel territorio. Sintetizzando: bisogna vincere a Treviglio per poi vincere in Lombardia. E per centrare l’obiettivo bisogna spalancare le porte al mondo del civismo".