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Martinengo, polemiche sul Bilancio: "Programmi troppo generici, lavori solo sulla carta"

Polemiche sulle opere. Il sindaco: "Dobbiamo fare i conti con la realtà".

Martinengo, polemiche sul Bilancio: "Programmi troppo generici, lavori solo sulla carta"
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"Nel Dup è presente uno scollamento tra parte strategica e quella operativa". A sostenerlo è stata Tania Martinelli, capogruppo di "Per Martinengo", dopo le dimissioni di Adriana Belotti. L’intervento si è tenuto durante l’ultimo dibattito in sede di Consiglio comunale, al momento dell’approvazione del Documento unico di programmazione.
"Il Dup è il più importante strumento di pianificazione del Comune  – ha detto Martinelli –  Notiamo che, nonostante questa considerazione, c’è poca precisione e chiarezza nel documento, ma ancora più grave notiamo che ci sia uno scollamento tra la parte strategica e operativa. I programmi sono infatti troppo generici e poco efficaci. Non c’è nulla sulla rendicontazione. Ciò che vorremmo concretamente è che ci siano più informazioni rispetto allo stato di avanzamento dei lavori programmati, talvolta presenti anche da più di due anni sulla carta ma che poi non sono mai attuati" .

La pista di Cortenuova di sopra, le barriere architettoniche...

Martinelli ha voluto citare alcuni esempi concreti, come il progetto di realizzazione di una consulta per i giovani, quello di istituire un consiglio comunale dei ragazzi, quello di realizzare una pista ciclabile che porta a Cortenuova di sopra e l’approvazione del piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Seghezzi: "Dobbiamo fare i conti con la realtà"

" Per noi questo è inteso come uno spunto maggiore per migliorarci – ha replicato il primo cittadino Mario Seghezzi –  Devo puntualizzare che parliamo del Dup. Sono tanti i buoni propositi impressi sulla pagine, però alla fine dobbiamo fare i conti con la realtà. Da due anni riportiamo questi punti, anche per il terzo lo facciamo. Sono idee, sono progetti, teorie che vorremmo portare a questo risultato finale, perché tutti lo vorremmo senza alcun dubbio. Dobbiamo fare i conti con la burocrazia e il tempo e il denaro. Ripetere le cose senza portarle a termine con un anno e più di fermo ci scoccia un po'. Da amministratore posso dire che si deve progettare in attesa dell'occasione giusta".

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