Malumori in Giunta, due assessori «separati in casa»
Pierluigi Lanzeni e Federica Banfi con ogni probabilità non si ricandideranno con il sindaco Claudio Bolandrini alle prossime elezioni.
Malumori in Giunta a Caravaggio, gli assessori Pierluigi Lanzeni e Federica Banfi in rotta, non dovrebbero ricandidarsi con il sindaco Claudio Bolandrini alle prossime elezioni. Freddo anche il collega Francesco Merisio.
Malumori in Giunta ormai insanabili
Sembra che siano motivi sostanzialmente legati all’incompatibilità caratteriale quelli che oppongono il primo cittadino ai due assessori che, con ogni probabilità, non faranno più parte della sua lista alle prossime elezioni comunali. Segnali di malumore sarebbero emersi in più di un’occasione e il fatto che Lanzeni e Banfi non abbiano più un ufficio in Municipio e che, sempre loro insieme a Legramandi e altri tre consiglieri di maggioranza, nell’ultimo Consiglio comunale di fine anno siano rimasti assenti, tanto che il numero legale per cominciare la seduta è stato garantito dalle minoranze, avrebbero dato il là a una deriva. Insomma, qualcuno fa vita da separato in casa fino alla scadenza di mandato, poi tanti saluti.
Il sindaco: «Cado dal pero»
Bolandrini, dal canto suo minimizza:
Cado dal pero, a dicembre l’ufficio di cui si parla serviva ai funzionari, che avevano bisogno di più spazio per garantire il distanziamento a causa della seconda ondata del Covid-19, ma per tutti c’è la sala assessori, inoltre possono usare il mio ufficio - ha spiegato sereno - del resto Merisio, come Claudia Airuolo e Ivan Legramandi non ne hanno mai avuto uno personale. Quanto al Consiglio in cui erano assenti cinque dei miei, ricordo che mancava anche il consigliere di minoranza Ettore Pirovano. Avendo fatto la scelta di svolgere la seduta in presenza, pur nel rispetto delle normative Covid, non posso imputare a qualcuno l’assenza come un atto di sfiducia. D’altronde ci sono le delibere di Giunta a dimostrare che gli assessori ci sono e svolgono la loro attività. Poi, se non hanno più intenzione di candidarsi e vogliono passare la mano tornando a vita privata, è un altro paio di maniche. A me comunque non hanno detto nulla.
Tuttavia ha aggiunto:
Gli amici uno li sceglie, il nostro è un rapporto di lavoro com’è giusto che sia, e ci sono diversità di vedute anche su determinati temi.
Lanzeni e Banfi non commentano
Da parte degli interessati non è arrivata nessuna smentita sulla maretta che anima la Giunta.
Non ho ancora deciso cosa farò da grande
si invece è limitato a dire Merisio rispetto all’appuntamento elettorale, mentre Banfi e Lanzeni hanno preferito non commentare. Legramandi, anche lui più spento, descrive così la sua condizione:
Da due anni non sono più iscritto al Pd, il mio raffreddamento è legato a questo. Nell’Amministrazione, invece, ho creduto cinque anni fa e vorrei continuare ad amministrare anche per il prossimo mandato perché è un’esperienza che mi è piaciuta molto, per me è stato un onore e il coronamento di un sogno. Non nego che ci sono state delusioni dal punto di vista umano perché molto lavoro non si vede e a volte le critiche pesano, tuttavia i momenti di stanchezza sono normali. Quanto al Consiglio ho avuto un problema con l’auto. Il mio impegno non può non esserci.