Lega in piazza e c’è il sindaco, manovre in corso per un centrodestra unito
Patto per il Nord attacca: "E' passato alla Lega? Lo chiedo perché ricordo bene certe dichiarazioni in campagna elettorale e non solo..."
Martinengo ·
12/10/2025 alle 17:00
Lega di Martinengo in piazza con un gazebo e a posare per una foto ricordo c’è anche il sindaco in quota Fratelli d’Italia, Pasquale Busetti, avversario alle ultime elezioni. Manovre di riavvicinamento per un centrodestra unito.
Il sindaco ricuce con la Lega
Un rapporto, quello tra il Carroccio e il primo cittadino, che sembra essersi sempre più consolidato soprattutto con il consigliere regionale Giovanni Malanchini, da quando a uscire dalla sezione cittadina è stata buona parte della ex maggioranza, compresi l’ex sindaco Mario Seghezzi e la ex consigliera regionale Monica Mazzoleni. E lo si è visto domenica 5 ottobre, in piazza. Del resto al maxi comizio tenuto qualche tempo fa in città dai “pezzi da 90” del Carroccio, tra i più critici nei confronti dei “fuoriusciti” era stato proprio Malanchini. E nella sua corsa per tornare ai fasti di un tempo la Lega sembra proprio fare sul serio, questa volta in piazza in occasione del gazebo informativo sulla “Carta Lombardia – Agenda Nord”, c’erano ancora il consigliere regionale, fresco incaricato al Comitato europeo delle Regioni, e il segretario provinciale Fabrizio Sala, e con loro si sono presentati anche il senatore Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega, e la deputata Rebecca Frassini.
Patto per il Nord attacca
A stigmatizzare l’accaduto è stato il portavoce di Patto per il nord Mirko Giaffreda.
“Ma il sindaco di Martinengo è passato alla Lega? Lo chiedo perché ricordo bene certe dichiarazioni in campagna elettorale e non solo… dove qualcuno non risparmiava critiche, e pure pesanti, all’attuale sindaco. Cosa non fa, oggi, per un minuto di popolarità”.
Mirko Giaffreda, portavoce di Patto per il Nord
Carroccio avanti a testa bassa
I leghisti al lavoro per rinsaldare la sezione.
“Siamo qui a testimoniare la vicinanza alla sezione – ha detto il consigliere regionale Malanchini – la storia della Lega qui è gloriosa, grazie a chi la sta portando avanti e al sindaco presente oggi, a testimonianza della vicinanza delle Istituzioni. La Lega oggi c’è ed è più forte di prima”.
“La Lega è presente per lanciare i suoi temi identitari con la ‘Carta della Lombardia’ – ha affermato Romeo – siamo il sindacato del territorio, vicino ai cittadini, che guarda all’autonomia e all’autogoverno”.
“Abbiamo presentato la ‘Carta della Lombardia’ – ha aggiunto Frassini – con tanti spunti interessanti per ripartire dalle battaglie che la Lega ha sempre portato avanti e continuerà a farlo”.
A fare gli onori di casa l’ex consigliere segretario reggente della sezione Omar Bassani.
“Ribadiamo che la Lega c’è e ci sarà e che punta a tornare al governo della città con il centrodestra unito – ha dichiarato – oggi presentiamo la ‘Carta della Lombardia’, un importante documento dove è contenuto il tema dell’autonomia richiesta nel 2017 con un referendum e che noi vogliamo raggiungere”.
Dunque, fuori gli ex compagni di strada passati a Patto per il Nord, l’obiettivo è tornare alla guida del Comune con Forza Italia e con Fratelli d’Italia, in cui milita anche Busetti, evidentemente. E a ribadirlo è stato anche Sala.
“Siamo il partito del territorio e abbiamo raccolto diverse firme oggi a sostegno della ‘Carta della Lombardia’, che rivendica il dna della Lega – ha asserito Sala (45 in tutto e tre nuovi tesserati ndr.) – A Martinengo stiamo lavorando per riproporci alla prossima tornata elettorale come forza di governo”.
“Abbiamo posato la prima pietra per un dialogo continuativo con i cittadini per ripartire con una politica di prossimità – ha chiosato Simone Ratti, il militante leghista e team leader del ‘Team MAC’ del generale Roberto Vannacci – Con la ‘Carta della Lombardia’ rivendichiamo una serie di punti che erano propri della politica originaria di Umberto Bossi, un sovranista per il territorio. Occorre sostenere i nostri rappresentanti perché portino a casa la tanto agognata autonomia differenziata e una serie di disposizioni che possano consentire un concreto aiuto ai territori contro la globalizzazione”.