L’economia bergamasca, compatta, sta con Draghi
A firmare l’appello sono stati Ance Bergamo, Ascom Bergamo, Cdo - Compagnia delle Opere Bergamo, CNA Bergamo, Coldiretti Bergamo, Confagricoltura Bergamo, Confai Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo, Confcooperative Bergamo, Confesercenti Bergamo, Confimi Apindustria Bergamo, Confindustria Bergamo, FAI Bergamo – Federazione Autotrasportatori Italiani, LIA Bergamo e Unione Artigiani Bergamo.
Un appello alla responsabilità, firmato da 15 tra associazioni di categoria, associazioni datoriali e sindacati bergamaschi, in testa Confindustria, perché il Governo Draghi non cada e continui a lavorare. Lo hanno diramato nel primo pomeriggio di oggi, martedì 19 luglio, i rappresentanti di una fetta enorme dell’economia bergamasca, dai Costruttori edili ai commercianti, dalla Compagnia delle Opere passando per Coldiretti e Confagricoltura, dagli industriali fino agli esercenti e agli artigiani.
Preoccupazione dal mondo dell'economia bergamasca per la crisi del governo Draghi
Tutti esprimono “preoccupazione” per la crisi di governo in atto (domani, mercoledì, premier Draghi riferirà in Parlamento sulla situazione). Ed è proprio su questo ulteriore tassello di incertezza, tra una guerra alle porte d’Europa, il colpo di coda della pandemia e l’inflazione galoppante, che si colloca l’appello. Ecco il testo integrale, diffuso da Confindustria.
“Numerose emergenze caratterizzano lo scenario economico, dalle tensioni geopolitiche internazionali, con le importanti conseguenze su disponibilità e prezzi degli input produttivi, alle ripercussioni sul sistema logistico, dai rincari sui beni energetici alle dinamiche inflattive interne, dalla situazione pandemica che impatta sulla salute e sulla mobilità delle persone ai fattori climatici e ambientali che pregiudicano numerose attività. In ragione di queste emergenze considerano fondamentale la continuità nell’azione di governo, per garantire al Paese e al suo sistema economico e sociale una guida stabile, chiara e indiscussa, e che senza indugi prosegua nel cammino di riforme e di investimenti avviatosi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si appellano dunque al senso di responsabilità del Governo in carica, affinché non rinunci al proprio mandato, e delle forze politiche presenti in Parlamento affinché confermino la loro fiducia all’Esecutivo”.
A firmare l’appello sono stati Ance Bergamo, Ascom Bergamo, Cdo - Compagnia delle Opere Bergamo, CNA Bergamo, Coldiretti Bergamo, Confagricoltura Bergamo, Confai Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo, Confcooperative Bergamo, Confesercenti Bergamo, Confimi Apindustria Bergamo, Confindustria Bergamo, FAI Bergamo – Federazione Autotrasportatori Italiani, LIA Bergamo e Unione Artigiani Bergamo.
Le reazioni della politica: Forza Italia sostiene Draghi, "ma il M5s..:"
Non sono mancate le prime reazioni. Il deputato azzurro Gregorio Fontana, intervenuto in collegamento da Roma alla riunione odierna promossa da Confindustria Bergamo, sostiene l'appello. Ma ribadisce che il M5S, al momento, "è un elemento di preoccupante instabilità".
“A Confindustria Bergamo e a tutti i rappresentanti delle categorie produttive della provincia va il ringraziamento mio personale e di Forza Italia per il loro prezioso contributo in questo delicato passaggio della vita del Paese - è il commento di Gregorio Fontana, Forza Italia - Noi di Forza Italia condividiamo le ragioni dell’‘Appello ai parlamentari bergamaschi per la continuità dell’azione del governo Draghi’, perché è un governo fortemente voluto dal Presidente Berlusconi per fronteggiare la difficilissima situazione che attraversa l’Italia e che deve ancora esaurire la sua missione. Le ragione che hanno fatto nascere il Governo Draghi permangono inalterate e solo la scelleratezza politica del M5s sta compromettendo la sua continuità con il rischio di una fine anticipata e traumatica, che pregiudicherebbe la realizzazione delle buone politiche economiche concordate con le parti sociali ed in particolare il taglio del cuneo fiscale, fondamentale per ridare slancio alle imprese e favorire lavoro. Abbiamo espresso subito con chiarezza la nostra posizione fin dall’inizio della crisi: il Paese ha bisogno ancora di un governo stabile per affrontare una situazione economica ed internazionale che permane molto complicata, ma dobbiamo prendere atto che il M5s nell’esecutivo è un elemento di preoccupante instabilità. La situazione è in evoluzione; attendiamo le dichiarazioni del presidente Draghi, e il successivo dibattito parlamentare, con l’auspicio che la giornata di domani possa portare elementi di novità utili a superare questa difficile crisi".
Nei giorni scorsi anche diversi sindaci della zona si erano espressi perché la crisi, aperta dal M5S, rientrasse. Tra loro anche il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori.