Approvata mercoledì 26 novembre la modifica al Piano dei servizi per l’inserimento nella cartografia comunale della nuova rotatoria prevista a Caravaggio, nella frazione di Vidalengo, lungo la Sp 132, in corrispondenza con via Bolagnos. Progettazione e inizio lavori previsti nel 2026.
La rotatoria finanziata da “Saint-Gobain”
A illustrare la modifica al Piano dei servizi per l’inserimento nella cartografia comunale è stato il geometra comunale Massimo Donin.
“Il Piano dei servizi è uno dei tre elementi che compongono il Piano di governo del territorio (Pgt) – ha esordito il tecnico – e la modifica consente di recepire nella cartografia comunale l’inserimento di un’opera di interesse generale, costituita dalla rotatoria che interseca la via Donizetti, la Sp 132 e la via Bolagnos nella frazione di Vidalengo. Consentirà di raccordare gli accessi di queste tre strade, oltre all’ingresso all’area destinata alla stazione ferroviaria, alla ‘Saint-Gobain’ e all’isola ecologica. Il progetto nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza questo snodo cruciale della viabilità, sulla base di un accordo di programma tra il Comune, la ditta ‘Isover Saint-Gobain’ e la Provincia di Bergamo, che quest’ultima sta per appaltare e realizzare. L’opera viene finanziata dall’azienda”.
Aperto il dibattito, a prendere la parola è stato il consigliere Paolo Vicario, passato dalla maggioranza al Gruppo Misto, che ha fatto una domanda dichiarando da subito la sua astensione.
“Volevo capire, dal punto di vista tecnico, come mai si vota la variazione al Piano dei servizi per inserire una rotatoria, indicata nel progetto di “Isover” quale misura compensativa per l’ampliamento della linea produttiva dello stabilimento, prima ancora che questo ampliamento sia sottoposto, in conferenza dei servizi, ad una verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (Via), e prima che sia stato fatto uno studio della viabilità a seguito dell’inserimento della rotatoria”.
Un quesito che ha aperto un “fronte di guerra”.
“In discussione non c’è l’esame del progetto e i suoi riflessi di natura ambientale – ha precisato – L’azienda presenterà una richiesta di verifica di Via e, sulla base di questo procedimento, ci sarà almeno una conferenza dei servizi gestita dalla Provincia – ha chiarito il tecnico – Sulla base delle risultanze potrebbe emergere la decisione dell’autorità procedente, la Provincia, di non assoggettare il progetto a Via e l’azienda dovrebbe solo chiedere il permesso di costruire al Comune. Qualora invece ritenesse di portarlo in Via, il progetto slitterebbe fino al termine del procedimento, dove potrebbero essere previste delle prescrizioni. Faccio presente che l’attuazione della rotatoria è connessa all’ampliamento industriale”.
Un progetto composto da tre rotonde
A questo punto è intervenuto il primo cittadino.
“La rotatoria è subordinata all’attuazione del progetto aziendale ma, considerato che cuba circa 1 milione 150mila euro, aver portato a casa un investimento sulla viabilità di questa portata è sicuramente una cosa positiva – ha fatto notare – questa delibera serve soltanto per approvare l’inserimento nella cartografia e non opere compensative che saranno discusse successivamente. Servirà anche da collegamento alla bretella che nella previsione del Pgt corre parallela lungo via Donizetti per innestarsi sulla viabilità esistente con una terza rotatoria dietro il cimitero di Vidalengo – ha spiegato ancora – I tecnici hanno stimato che il costo di quest’ultima e della bretella ammonterà a due milioni di euro. Da qui si potrà raggiungere la Provinciale in direzione Brignano o Pagazzano con la rotatoria che sarà invece realizzata dal Comune (per 198mila euro) e dalla Provincia (per 450mila) grazie all’interlocuzione del sottoscritto, opera per la quale si chiede l’approvazione della successiva variazione di Bilancio. Avrebbe potuto essere realizzata prima se fossi stato in Consiglio provinciale…”.
Un chiaro riferimento a quando venne “scaricato” dal Pd.
“Via Donizetti, in prospettiva, dovrebbe così essere alleggerita dal traffico pesante con divieto di accesso ai camion che seguiranno la rotatoria realizzata da Comune e Provincia, la cui progettazione è prevista nel Piano delle opere pubbliche 2026 che la stessa Provincia approverà a breve e la realizzazione nel 2027”.
Poi ha spiegato il senso del progetto viabilistico nella sua interezza.
“Le tre rotatorie sono propedeutiche alla realizzazione della bretella – ha chiarito – risolvono nell’immediato problemi di interconnessione che provocano frequenti incidenti anche gravi e dovrebbero costituire un rallentamento naturale sia per chi entra in via Donizetti sia per chi esce. Infine, come ho spiegato, la sinergia tra Comune, Provincia e azienda permette di sedersi ad un tavolo a ragionare con l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi per capire se c’è la disponibilità a intervenire”.
Il capogruppo del partito in Aula, Enrico Premoli, ha dichiarato a sua volta l’astensione:
“Collegandoci alla domanda del consigliere Vicario noi avremmo preferito che fosse fatta prima l’assoggetabilità alla Via – ha detto – poi questa delibera”.
E Bolandrini ha replicato per le rime.
“Non si può chiedere l’assoggettabilità alla Via su un progetto che viabilisticamente non sta in piedi – ha ribattuto seccamente – prima la ditta avanza una richiesta di ampliamento, poi al di là delle preferenze rispettabilissime dei consiglieri, secondo un ordine razionale, certifica che la rete stradale sia adeguata, successivamente sviluppa il progetto e infine discute le compensazioni ambientali. Non confondiamo le cose. Siamo stati ‘bravi’ noi a imporre la sistemazione della viabilità, carente, in cambio dello sviluppo del progetto”.