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La protesta di don Lino riceve plausi, ma il papa chiede prudenza

Raggiunta intesa col Governo per la prossima riapertura delle chiese

La protesta di don Lino riceve plausi, ma il papa chiede prudenza
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Da don Lino Viola a Vittorio Sgarbi, passando per il pontefice. Continuano a far discutere le misure di contenimento del coronavirus in ambito ecclesiastico.

La protesta di don Lino e Cei

A pochi giorni dal caso di don Lino Viola, che a Gallignano di Soncino è stato fermato dai carabinieri mentre diceva messa, il caso è diventato nazionale. Dopo le polemiche sulle funzioni religiose ancora in pausa, la Conferenza episcopale italiana ha fatto scattare la protesta. Al termine del discorso del Presidente del consiglio Giuseppe Conte, il 26 aprile, i cattolici hanno osservato che nel nuovo «Dpcm» non era ancora prevista la possibilità di partecipare alle celebrazioni religiose, mandando su tutte le furie fedeli e presbiteri. Poche ore dopo le parole del premier, la presidenza dei vescovi italiani ha divulgato un comunicato dichiarando che "nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia, la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale".

La risposta del papa

A due giorni di distanza, la voce del capo della Chiesa, Francesco Bergoglio, ha cercato di smorzare i toni della polemica.

"In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizione per uscire dalla quarantena – ha dichiarato il papa – Preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni".

Un messaggio che, indirettamente, va anche al parroco "disobbediente" di Gallignano, don Lino Viola, protagonista di una diatriba coi carabinieri che due domeniche fa hanno tentato invano di impedirgli di dire messa. Con lui si è schierato anche Vittorio Sgarbi, che si è appellato alla Costituzione italiana e alla legge sulla libertà di culto per contestare il divieto di celebrare messa.

Situazione risolta

Fortunatamente sembra che il Governo abbia preso il timone, scendendo a patti con la "Cei" per la riapertura delle chiese. Nei prossimi giorni verranno specificati i termini della ripresa.

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