Inizia la campagna elettorale, il sindaco "bandisce" la politica dalle manifestazioni pubbliche
Il 25 aprile inizia ufficialmente la campagna elettorale e il sindaco ha deciso di "bandire" la politica dagli eventi istituzionali.
Nessuna propaganda politica durante gli eventi istituzionali. E’ la decisione del sindaco Raffaele Assanelli che ha "bandito" discorsi politici dalle manifestazioni pubbliche, separando nettamente la campagna elettorale dagli appuntamenti istituzionali. Tutto questo a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile sollevando le critiche dell’Anpi.
Un 25 aprile senza discorso per l'Anpi
Il 25 aprile, Festa della Liberazione, coincide infatti quest’anno con l’inizio dei 45 giorni di campagna elettorale, durante i quali il sindaco Assanelli ha scelto di distinguere nettamente le iniziative politiche da quelle amministrative. Per questo motivo, spiega: "Durante la celebrazione organizzata dal Comune non ci saranno interventi che possano dare adito a propaganda politica o sollevare polemiche". Una censura che è prima di tutto un’autocensura, chiarisce il primo cittadino.
Io stesso sarò il primo a rispettare l’indicazione, rinunciando al mio consueto intervento e limitandomi a leggere le parole del Presidente della Repubblica, così da mantenere l’iniziativa esclusivamente istituzionale e non politica - La stessa cosa è stata chiesta all’Anpi, che da alcuni anni invece coglieva l’occasione della manifestazione comunale per un proprio intervento - Ho detto ai tesserati Anpi che possono prendere la parola, ma solo per leggere i nomi dei partigiani faresi, e per raccontare del massacro dei sei martiri della Resistenza, evitando per cortesia discorsi che possano creare polemiche tra il pubblico o essere interpretati come propaganda politica, vista la delicata situazione
Questa la spiegazione del primo cittadino, che ribadisce inoltre come l’evento sia organizzato dal Comune. "Dal canto mio, se l’Anpi lo vorrà, sarò ben lieto di approvare l’organizzazione di un evento organizzato dalla loro associazione, a patto che non si sovrapponga a quello comunale. Lì gli associati Anpi saranno liberi di tenere i discorsi che vorranno".
La prevenzione delle polemiche, e la reazione dell'Anpi
La decisione di Assanelli è evidentemente memore delle polemiche occorse negli anni scorsi per le parole spesso provocatorie del presidente Anpi Fabio Conti, ma anche dettata dalla delicata situazione internazionale (leggansi tra le righe le guerre israelo-palestinese e russo-ucraina, sulle quali l’Anpi e i suoi esponenti hanno espresso più volte le proprie posizioni) e dalla recente sentenza di assoluzione di Carmelo Ilardo nella causa per diffamazione intentata contro di lui dalla figlia di Pino Rauti. "Non dimentichiamoci che a giugno ci sono le elezioni Europee: non possiamo rischiare che una manifestazione comunale diventi occasione di propaganda e campagna elettorale. Io stesso farò la mia campagna elettorale ben slegata dagli eventi comunali", ha concluso il sindaco, la cui decisione è però stata accolta dall’Anpi come un tentativo di "metterle il bavaglio". Per questo motivo gli associati e i sostenitori dell’associazione decideranno presto come muoversi di conseguenza.
Nessun dubbio che l’Anpi da tempo dà fastidio a qualcuno, anche a Fara – hanno dichiarato gli associati – Naturalmente in aprile abbiamo diverse iniziative antifasciste e pubbliche, dove avremo modo di spiegare perché tacere significa negare la ragione dell’antifascismo, sempre. Soprattutto il 25 aprile.
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