Il tapiro d'oro romanese si rivolta contro il suo creatore VIDEO

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Il primo tapiro d'oro  romanese si rivolta contro il suo creatore. Lunedì sera prima della seduta del Consiglio comunale, il coordinatore di «Cambiamo» Gianandrea Breno ha consegnato all'assessore alla viabilità Luca Bettinelli, un «tapiro d'oro» o meglio lo «scatolot" d'oro» - da un vecchio soprannome affibbiato ai romanesi - con l'intento di sbeffeggiare la Giunta dopo lo scivolone sulla segnaletica orizzontale dell'incrocio di via Mottini e via Schivardi. Ma non è andata esattamente come previsto...

Tapiro d'oro romanese: la replica al veleno di Nicoli

La goliardica consegna tutto sommato si è svolta in un clima di tranquillità e serenità, all’apertura del Consiglio comunale. Ma ha avuto un'epilogo decisamente diverso da quanto probabilmente Breno stesso si aspettava. Il coordinatore ha consegnato la scatola a Bettinelli, contenente un flacone di vernice bianca e una pennellessa. Ma  a rispondere, con una lettera al vetriolo molto ironica ma anche decisamente tagliente, ci ha pensato  direttamente il primo cittadino di Romano Sebastian Nicoli. Che ha estratto dal cappotto....  una lettera d'auguri natalizi.

«All' amico Gianandrea auguro per questo Natale maggiore serenità e di essere almeno un po' meno ossessionato da questa Giunta di sinistroidi» ha detto Nicoli, per nulla sorpreso dall’iniziativa di Breno che peraltro aveva annunciato il suo “blitz” su Facebook poche ore prima. Tra gli auguri del primo cittadino al coordinatore anche quello «di trovare una sua collocazione stabile che sia l'opposto della sua continua migrazione politica. Cinque anni fa nel 2014 solo pochi mesi dopo aver partecipato alle primarie del Pd, aveva spiegato a tutti che il futuro era il civismo, lontano dai partiti, per poi trovarlo alle ultime elezioni candidato in Forza Italia. E dopo un mese solo dalle elezioni che non l'hanno visto essere un campione di voti, la nuova svolta con Cambiamo. E' giovane quindi credo non farà fatica a percorrere tutto l'arco costituzionale partitico. Gli auguro di far suo un valore, la coerenza. In ultima istanza regalo a Gianandrea Breno, una copia di una sua mail, risalente a giugno, in cui, in qualità di rappresentante di Forza Italia mi chiedeva un posto in una Fondazione cittadina».

Lo scivolone sulla segnaletica orizzontale aveva riempito la settimana politica precedente a questa. A poche ore dall’installazione del nuovo spartitraffico e del nuovo «stop» nel pericoloso incrocio sulla circonvallazione, a vernice si era letteralmente staccata dall’alfalto, all’improvviso.

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