Il sindaco Caterina Vitali si ricandida e punta al secondo mandato
Docente, 41 anni, tira la riga su questi primi cinque anni di amministrazione alla guida del gruppo "Solidarietà e progresso per Ciserano"
Ciserano verso le elezioni comunali 2024: il sindaco Caterina Vitali si prepara per tentare il bis per amministrare il paese nel prossimo quinquennio.
Ciserano, Caterina Vitali punta al bis
La conferma della ricandidatura arriva non certo inaspettata, quando al termine del mandato mancano ormai pochi mesi. Quarantun anni, docente di scienze naturali e chimica in aspettativa al liceo "Falcone" di Bergamo, tira la riga su questi primi cinque anni di amministrazione alla guida del gruppo "Solidarietà e progresso per Ciserano" che, in gran parte, si presenterà insieme a lei anche alle prossime elezioni.
"Il progetto prosegue in continuità con quanto fatto finora, ma abbiamo aperto anche al dialogo con nuove risorse in un progetto di civismo che non rende necessaria l’appartenenza politica: forze giovani e figure di esperienza, ma siamo solamente all’inizio", ha chiarito Vitali.
Cosa ha significato questa esperienza amministrativa?
"Ricoprire il ruolo di sindaco è sicuramente tra le esperienze più belle e intense che si possano fare, in grado di smuovere entusiasmo e passione e l’ambizione personale di portare avanti un progetto per il proprio Comune. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di partecipare all’assemblea dell’Anci a Genova: in quell’occasione il presidente Antonio Decaro ha sottolineato come l’ambizione di ogni sindaco sia quella di lasciare un paese migliore di quello che ha trovato. Questa, in sintesi, è la nostra mission, migliorare il Comune e la comunità, renderla sempre più ricca e più viva. Essere sindaco dà la possibilità di lavorare per il proprio paese, conoscerne il patrimonio umano e sostenere la crescita e il consolidamento di una fitta rete di enti, associazioni e persone".
Sono stati anni complicati, con una pandemia e lo spettro delle guerre...
"L’esperienza della pandemia è stata molto complessa da gestire, poi l’emergenza della guerra in Ucraina e le difficoltà a seguire l’ordinaria routine. Però, sono stati anche gli anni del Pnrr che, sebbene abbiano comportato una fatica amministrativa innegabile per gli uffici, rappresentano anche un’opportunità epocale, quello che è stato definito, a ragione, un nuovo Piano Marshall. Grazie alla forza di volontà di tutto il gruppo siamo riusciti a sfruttare questa situazione di grande fervore per il settore pubblico. Basti pensare ai progetti che siamo riusciti a portare a termine: l’efficientamento di tutti gli edifici pubblici, non solo quelli scolastici, le nuove strutture sportive e le importanti rivoluzioni viabilistiche che sarebbero state impensabili e impossibili con le sole forze economiche del Comune. D’altra parte un sindaco è chiamato e deve riuscire a vivere a pieno la fase storica in cui si trova".
Come vede la situazione dei prossimi cinque anni?
"In questo momento stiamo già assistendo alla conclusione della fase di effervescenza post pandemia, si nota già dalla Legge di Bilancio che non porta indirizzi confortanti, i tagli ai Comuni rischiano di causare un aumento dei costi o un taglio dei servizi erogati ai cittadini. Ci aspetta una fase sicuramente faticosa per quanto riguarda i conti pubblici".
E come andrebbe affrontata?
"In questo momento si assiste alla tendenza del Governo di adottare misure “a spot” che vengono ben percepite da molti cittadini, ma è necessario ora guardare al futuro. Servirebbe, invece, il coraggio di lasciare a noi sindaci la possibilità di programmare e rispondere alle necessità dei cittadini perché siamo quelli che meglio conoscono le esigenze dei territori che siamo chiamati ad amministrare".
Quali sono le vittorie di questi cinque anni? E dove, invece, resta un po’ di amaro in bocca?
"Sono senz’altro fiera delle strutture sportive che siamo riusciti a realizzare e che erano richieste e attese da anni. Ancor più grande la scommessa di rinaturalizzazione, grazie al bando “Infrastrutture verdi”, per restituire alla comunità un’area - quella dell’ex cava dei Tre Cantoni - ancora poco conosciuta. Intanto si continua a lavorare per portare a termine quei progetti ancora aperti come il cantiere di Corso Europa che ha riscontrato fatiche evidenti, ma che ha la massima priorità. Siamo consapevoli dei disagi causati, ma riesco a vedere la conclusione, un progetto tanto grande e importante ma soprattutto “in sistema” con la generale riqualificazione portata avanti da molti privati per valorizzare Zingonia, a cui va la mia più sincera gratitudine. Un altro obiettivo ancora da raggiungere è la riqualificazione dell’area delle ex Torri per la quale l’iter è proceduto meno speditamente di quanto avrei desiderato, prima per la pandemia, poi per lo stop dovuto alle elezioni regionali. Vorrei che questo fosse il vero punto di rilancio e stiamo lavorando con la Provincia per portarvici una scuola professionale in grado di rispondere alle esigenze delle aziende".
Quali progetti nel futuro di Ciserano?
"In questo momento ci troviamo davanti alla grande opportunità che offre la pianificazione del Pgt in fase di revisione che porterà una nuova area - situata a sud dell’abitato - a servizio della popolazione dove stiamo valutando idee di sviluppo che vanno dall’uso sportivo a quello sociale".
Ma il sindaco lancia anche un appello per sviluppare sempre di più una cittadinanza attiva.
"Il nostro paese può contare su una grande ricchezza associativa che sarà al centro dei nostri obiettivi anche nel futuro insieme al miglioramento della vivibilità del paese che in questi anni ha già guadagnato molto grazie alla riqualificazione di spazi pubblici, aree verdi e mobilità dolce".