Un battesimo in pompa magna quello del nuovo Circolo del Pd di Martinengo. Ieri, domenica 9 febbraio, all'inaugurazione è intervenuto anche Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico dal 12 marzo 2023 ed europarlamentare dal 2024.
E' ufficialmente nato il Circolo del Pd di Martinengo
Una sala piena quella che ieri mattina nella ex biblioteca di piazzale Orisio ha ospitato l'assemblea fondativa del Circolo del Pd di Martinengo. Una rinascita dopo anni di silenzio, considerata particolarmente importante dal partito in un'area come quella della Calciana, considerata molto ostica così come le valli bergamasche. E così per tenerla a battesimo si è scomodato anche il presidente Bonaccini, arrivato direttamente dall'Emilia Romagna, accolto dal responsabile organizzativo del Pd di Bergamo Marco Rodolfi, dal neosegretario del Circolo Simone Giudicatti, dal segretario provinciale Gabriele Giudici e dalla sua vice Alessandra Bertolotti, i consiglieri regionali Davide Casati e Jacopo Scandella.
"Non è scontato aprire un circolo nella Bassa bergamasca - ha esordito Rodolfi - un territorio molto difficile per la Sinistra in generale. Oggi è quindi una giornata di festa".
Marco Rodolfi
Bonaccini: "Torniamo tra la gente e costruiamo un'alternativa a partire dai territori"
Il presidente del Pd è arrivato in gran forma, scaldando la platea con un intervento durato 50 minuti, più volte interrotto dagli applausi.
"Il radicamento nei territori è fondamentale – ha esordito - ma non basta neanche aprire circoli e avere le sedi: in passato ci siamo ritirati tra di noi in pochi al caldo per darci ragione ma la politica si fa là fuori. Sono venuto molto volentieri, nonostante la distanza, perché o si dà la stessa importanza a chi vive in una grande città, a chi ha un partito molto forte o migliaia di iscritti e a chi vive in un piccolo centro e di iscritti ne ha pochi ma ha il coraggio di ripartire, oppure si rompe qualcosa. Bisogna tornare dove la gente non ci ha più visto: piazze mercati, giardini pubblici, bar e non stare solo nei talk show televisivi, per ascoltare e provare a dare risposte. Dobbiamo stare dove la gente vive, lavora, studia e si diverte, non dobbiamo essere solo il partito delle sfighe eh…. Abbiamo bisogno di fare emergere le tante cose positive che questo Paese e questo territorio hanno. Anche nelle critiche che si fanno bisogna aver misura perché alla gente non bastano, vuole sapere cosa faremmo noi. Dobbiamo costruire un’alternativa, che è cosa diversa dall’essere contro. Anche qui la Lega al governo per decenni immagino ora faccia critiche, e ringrazio il sindaco per essere venuto perché il rapporto tra le istituzioni deve tornare a un livello di civiltà e rispetto molto alto".
Poi ha commentato il panorama nazionale e internazionale, con non poca preoccupazione.
"Sono in Europa e si percepisce un vento di destra che fa paura, non quello di una destra conservatrice e liberale ma sovranista e populista che punta a dividere le istituzioni - ha osservato - si sono sdoganate certe cose che fino a poco tempo fa non lo erano, nel mondo occidentale vedo segni che richiamano gli anni’20 del secolo scorso. Il Pd fa molto bene a insistere sulla sanità (dove in termini assoluti si sono messe più risorse ma nel rapporto col Pil siamo al 6%, fanalino di coda in Ue e in Lombardia quello che manca è l’assistenza domiciliare e sanità territoriale, con liste d’attesa mai così lunghe) e sulla scuola ma parla troppo poco d’impresa, commercio, artigianato, industria, agricoltura (fare l’agricoltore oggi è come lavorare in un Pronto soccorso), partite Iva che non arrivano a fine mese, altro che evasori fiscali… Attenzione perché l’Europa ha perso milioni di posti di lavoro, sta invecchiando più del resto del mondo e l’Italia ha l’età media più alta quindi nel 2050 avremo bisogno di più immigrati di quelli che arrivano… quindi va fatto un ragionamento sull’integrazione. Anche se si inverte la curva demografica ci vogliono comunque almeno 20-25 anni per passare dall’inverno alla primavera demografica. Saremo più anziani e più soli con famiglie sempre meno numerose quindi ci vorrebbe più spesa pubblica nei settori di sanità e welfare se non vogliamo che solo i ricchi possano garantirsi servizi che oggi ancora abbiamo. E mai avrei pensato di vedere una guerra in Europa. Gli imprenditori non riescono ad assumere, per quantità e professionalità dei lavoratori che servono, per questo bisogna investire sul capitale umano, sull’attrattività dei talenti, sulle tecnologie digitali perché in quel settore nasceranno le nuove professioni. Di fronte a un’Europa lenta a decidere e con tanti cittadini che non vanno più a votare ci può essere qualcuno che vuole delegare a qualcuno do farlo… è già successo. Dobbiamo eliminare il diritto di veto ai singoli Stati membri, che impediscono di decidere nemmeno a maggioranza… non succede in nessuna istituzione democratica. Di fronte ci sono colossi e regimi non democratici. Il Governo Meloni problemi ne avrà, se non cambia qualcosa l’Italia, nella crescita, per i prossimi tre anni sarà il peggior Paese nell’area Ocse e tra i tre/quattro in Europa. E se anche gli Usa non mettesse i dazi a noi basta li metta alla Germania, il primo Paese di collocazione dei nostre merci…".
Quindi è tornato sulla necessità di costruire un'alternativa, a partire dai territori.
"L’alternativa parte dai territori e dal loro buon governo, anche con esperienze civiche come succede qui - ha affermato - Per costruirla è importante anche Martinengo, perché è importante il rapporto con le persone, la rappresentanza che dà fiducia alla politica: oggi la gente cambia voto rapidamente o sta a casa e quindi non dobbiamo chiedere fiducia per tutta la vita come un tempo, ma per la prossima legislatura. Domandiamo se la loro vita è migliorata o no finora. Se si sta uniti si vince, spesso abbiamo perso perché divisi, non basta solo questo ma è una condizione necessaria. Parliamo meno di nomi e cognomi della classe dirigente e più di contenuti, del destino delle persone. Una delle battaglie che farò è per cambiare la legge elettorale e reintrodurre le preferenze, altrimenti chiederò che vengano fatte le primarie per selezionare i candidati al Parlamento almeno per la parte che riguarda il Pd. Non capisco perché per essere eletti a Martinengo, in Regione, in Europa serva andare a chiedere il voto agli elettori, che scelgono la persona, e nel Parlamento italiano invece ci sono liste bloccate o nominate da Roma… Il rapporto con l’elettore si perde e non si valorizzano i territori dove chi governa è costretto a dare risposte. Guai se perdiamo il gusto di guardarci negli occhi, non bastano una mail o un sms o una foto o un post sui social".
Giudici : "Calciana ostica per il Pd, ripartiamo da qui"
"Questo è un momento storico importante per la nostra federazione bergamasca - ha fatto notare Giudici - quando un anno e mezzo fa si è insediata la nuova segreteria provinciale del partito, uno dei punti all'ordine del giorno era fondare questo Circolo perché questo era l'unico centro sopra i diecimila abitanti che non ce l'aveva. Fortunatamente abbiamo incontrato persone che hanno voluto mettersi e ri-mettersi in gioco per il proprio paese per impostare un percorso di collaborazione con l'obiettivo di migliorare le politiche di tutto il territorio. L'anno scorso Amministrative nella Bergamasca sono andate molto bene, e anche qui abbiamo una lista civica ampia che si è contrapposta a un governo trentennale della Lega, tuttavia l'unico territorio in cui non siamo andati bene è la Calciana, la Bassa bergamasca orientale, cioè questo territorio. Quindi questo Circolo va in controtendenza, qui vogliamo ripartire: ci siamo nelle città ma anche dove c'è maggiore difficoltà per la Sinistra, dalle valli alla profonda Bassa bergamasca. Come segreteria provinciale vogliamo puntare soprattutto in questi territori per portare avanti una visione differente e migliore soprattutto in tema di consumo di suolo, di creazione di lavoro 'buono', di infrastrutture e di trasporto pubblico, al fine di dare risposte chiare e concrete ai cittadini che abitano i nostri paesi. Questo è un ottimo punto di partenza e ri-partenza. La partecipazione e la democrazia non sono il passato, è difficile puntare oggi su valori di uguaglianza e solidarietà ma essere motore del cambiamento è il nostro dovere storico e morale".
Gabriele Giudici
La vice Bertolotti ha poi invitato le donne a iscriversi, a "occupare il partito".
"Portate la visione accogliente a 360 gradi che ci contraddistingue - ha detto - in un momento in cui chi ha tantissimo denaro ha il potere di condizionare l'opinione pubblica e crea consenso giocando con le paure di chi non ne ha o vive in condizioni di precarietà, facendo credere ai penultimi che il problema siano gli ultimi. I super ricchi creano un nemico al giorno e, mentre le persone sono impegnate ad odiarsi, attaccano le istituzioni e minano lo Stato di diritto che per decenni ha regolato gli equilibri nazionali e internazionali. Ma le persone stanno reagendo, antifascismo e partecipazione sono ancora vivi. Questo Circolo significa che la cura intrapresa per rafforzare il nostro sistema immunitario è quella giusta. Vogliamo costruire l'alternativa di governo, locale e nazionale, su sanità pubblica, istruzione, lavoro e salari, politica industriale ed economica che consideri la necessaria conversione ecologica e digitale, diritti sociali e civili ".
Alessandra Bertolotti
Casati : "Il Circolo sia un presidio in cui si parla di problemi veri"
"Quello che sta accadendo nel mondo è davvero pesante - ha osservato Casati - se l'Europa non tiene la schiena dritta dobbiamo preoccuparci. La nascita di questo Circolo va nella direzione di mettere presidi di democrazia a e partecipazione che consentano alla politica di avvicinarsi: oggi infatti la maggioranza dei giovani ritiene che non serva a nulla. Il Circolo può essere un presidio in cui le persone parlano dei problemi che vive Martinengo, di come renderla più più bella e attrattiva, di come rendere il sistema sanitario davvero equo e accessibile a livello lombardo e italiano, di quali leggi fare per ridurre il consumo di suolo, favorire il lavoro 'buono', incentivare la buona imprenditoria, promuovere i diritti civili e sociali. Sfruttiamolo per parlare con la gente comune, oggi tutto costa di più ma gli stipendi sono rimasti gli stessi, anche il ceto medio fatica, quindi dobbiamo rimettere al centro dell'agenda gli ultimi e i penultimi per tornare a essere un partito popolare, credibile e autorevole e vincere le elezioni regionali del 2028 e le parlamentari del 2027 e concretizzare i valori e gli ideali di qui oggi si comincia a parlare".
Davide Casati
Scandella: "Conosciamo le persone e torneranno ad ascoltarci"
"Antonello Venditti cantava 'dimmi cos'è che ci fa sentire uniti anche se non ci conosciamo?' - ha ricordato - lui parlava della fede calcistica, e forse oggi la politica non è più capace di farlo, quello che tiene insieme è proprio il fatto che ci conosciamo, il Circolo dà spazio al piacere dello stare insieme, è un luogo dove costruire una cellula viva di persone che si conoscono, che vogliono conoscerne altre e che, attraverso la conoscenza reciproca, fanno politica: perché raccolgono problemi, sensibilità, stimoli e cercano di tradurle in azioni per inseguire valori e ideali. Questo farà la differenza per suscitare nuova partecipazione. Le persone sono disponibili ad ascoltare ma bisogna arrivare a loro. Facciamo questo sforzo se crediamo nella partecipazione democratica, partiamo da quello che possiamo fare noi nel territorio in cui viviamo".
Jacopo Scandella
Sindaco: "Ben vengano iniziative come questa"
Presente con due membri della sua Giunta, il vicesindaco Fabrizio Plebani e l'assessore all'Istruzione Ilario Barchiesi, entrambi del Pd, il sindaco Pasquale Busetti, in quota a Fratelli d'Italia, è stato invitato a prendere la parola ed ha portato i suoi saluti, garantendo piena disponibilità al confronto.
"Mi complimento per l'iniziativa di fondare il Circolo, ritengo sarà produttivo per la città - ha dichiarato - questo perché tutti i componenti del Direttivo sono cittadini stimati e in secondo luogo chi si propone di valorizzare il nostro borgo storico, le nostre radici, la politica intesa come ricerca del bene comune fa una cosa pregevole, al di là delle ideologie politiche. Ringrazio il presidente Bonaccini, a cui do il benvenuto: ben vengano queste iniziative, da parte mia, come sindaco, ci sarà sempre disponibilità a un confronto positivo per valorizzare i vostri ideali".
Pasquale Busetti
Nominati segretario e direttivo
Il Circolo sarà guidato dal segretario Giudicatti, che ha già chiari i primi passi che muoverà il nuovo soggetto politico sul territorio.
"In questi mesi, alcuni cittadini, con diverse sensibilità politiche, si sono riuniti per dar vita a questo Circolo con lo scopo di favorire un'ampia discussione su temi di carattere amministrativo e politico - ha affermato -In primis vogliamo organizzare gazebo e assemblee per avere più contatto con il territorio; in secondo luogo proporre all'Amministrazione comunale di portare a termine progetti che riteniamo significativi per migliore la qualità della vita; essere presenti e propositivi anche su temi relativi al grande patrimonio storico, artistico e culturale che contraddistingue la nostra città".
Poi ha presentato la sua "squadra".
"Al momento il gruppo dirigente è composto da sei persone - ha precisato - oltre a me, che sono il segretario, ci sono Ivano Diani, Paolo Mazzali (tesoriere), Mario Poloni, Pierluigi Russi ed Enrico Scarpellini. Le adesioni al Circolo sono aperte".