Il maltempo presenta il conto: per i privati 580mila euro di danni
Il Comune invece, in linea con le previsioni, affronta una spesa di 55mila euro

Sono conti salati quelli da pagare per la bufera che ha spazzato Caravaggio all’inizio del mese, soprattutto per i privati: infatti se la "parcella" per il Comune ammonta a 55mila euro, più o meno in linea con le previsioni, quella per i cittadini invece è assai più gravosa, perché tocca i 580mila euro. Ma anche questo era prevedibile.
Maltempo: il Comue stanzia 55mila euro per i danni pubblici
"Stasera approviamo un provvedimento d’urgenza per coprire la spesa fuori bilancio per i danni causati dall’ennesimo fenomeno atmosferico avverso verificatosi il 5 e 6 luglio scorsi - ha esordito nella seduta consiliare di mercoledì sera il sindaco Claudio Bolandrini - I danni subiti dagli edifici e dal sistema di illuminazione pubblici sono pari a 55mila euro e rotti. Poca cosa invece la rimozione degli alberi sradicati, e credo grazie alla gestione del patrimonio arboreo locale: alberi a fine vita o che non garantivano sopravvivenza in caso di fenomeni atmosferici con raffiche di vento oltre i 70 Km/h sono stati abbattuti e sostituiti in rapporto di 1-3 o 1-5. La maggior parte di quelli che hanno causato l’interruzione della corrente elettrica per ore erano infatti di privati. Estremamente alti cadendo sono finiti sulla rete elettrica e hanno trascinato a terra anche i pali".
Poi il capitolo amianto.
"Tra gli altri, si è reso necessario un intervento con somma urgenza per il ripristino ambientale a causa dei frammenti dei tetti in eternit divelti che sono finiti sulle pubbliche vie - ha spiegato - Si è provveduto alla messa in sicurezza e poi alla rimozione: l’Amministrazione si riserva di chiedere ai privati proprietari di questi tetti un contributo economico alla spesa sostenuta".
Il provvedimento è stato votato all’unanimità.
Ai privati un conto da 580mila euro, niente stato di calamità
Per i privati invce situazione bene diversa, che il primo cittadino non ha esitato a definire "drammatica".
"Nella speranza che la Regione potesse aprire lo stato di calamità abbiamo chiesto alla cittadinanza di relazionarci sui danni e sono giunte 42 segnalazioni per un ammontare di 580mila euro di danni denunciati - ha affermato ancora il sindaco - tuttavia, sentiti i funzionari e i referenti politici, sembra difficile che venga concesso, vista la localizzazione in pochi Comuni e quindi l’entità ristretta del fenomeno".
Prevedini: "Il problema è la burocrazia"
A far sentire la sua opinione, come sempre senza peli sulla lingua, è stato il capogruppo della Lega Giuseppe Prevedini.
"Il problema principale caro sindaco è sempre la burocrazia, noi parliamo con persone che definirei paraculi. Caravaggio ha avuto problemi di inondazioni e ci abbiamo messo dieci anni per ottenerei finanziamenti necessari a realizzare la Gronda est, e da allora sia la città che la frazione di Vidalengo non sono più finite sott’acqua... Qui vale lo stesso discorso: oggi per tagliare una pianta di una certa importanza ci vogliono sei mesi, perché servono tutte le autorizzazioni del caso. Così tra le varie e-mail per conoscere l’età dell’albero e poi per l’uscita, la perizia e la verifica arrivano i temporali... Il cittadino fatica a capire come muoversi e si deve rivolgere a un tecnico che si occupi di compilare tutto quello che serve per mettere in sicurezza la sua abitazione. A volte, per lo sfinimento, smette di far richiesta per l’abbattimento di piante che hanno dei vincoli. Dobbiamo cercare di andargli incontro. Per quanto riguarda invece il patrimonio arboreo pubblico, negli ultimi anni Caravaggio ha seguito una strada ben definita sotto l’aspetto della manutenzione, quindi tenendo conto di un territorio di 32 Kmq, le poche piante cadute rientrano in una casistica regolare".