Lurano

Il Gruppo Giovani resta senza sede, è scontro tra sindaco e opposizione

Una lunga vicenda che chiama in causa anche l'Amministrazione precedente

Il Gruppo Giovani resta senza sede, è scontro tra sindaco e opposizione
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«Il locale sopra il “Bar White” non verrà più adibito a sede del Gruppo Giovani». Con questa comunicazione, la scorsa settimana l’Amministrazione comune di Lurano guidata dal sindaco Ivan Riva ha informato la cittadinanza di aver proceduto all’annullamento della delibera del 16 marzo 2023 con cui aveva concesso in affitto alla neonata associazione luranese l’unità immobiliare situata in viale Secco Suardo, precedentemente scorporata a catasto dal sottostante esercizio commerciale.

Il futuro del bar White

A spingere il sindaco e la sua Giunta a compiere un passo indietro nell’intera faccenda è stato un vizio di legittimità, derivato dalla scadenza nel 2019 del contratto stipulato con il conduttore del «Bar White» che, non essendo mai stato rinnovato, non può essere modificato con la separazione del locale posto al piano superiore e la sua conseguente locazione a un altro conduttore.
Tale vizio di legittimità era già stato riscontrato mesi fa dal gruppo di minoranza «Idea Comune per Lurano» che, di fronte alla nuova delibera, non ha tardato a denunciare l’operato del primo cittadino e dei suoi collaboratori.

«Uno dopo l'altro i nodi vengono al pettine – hanno fatto sapere le consigliere Valeria Bugini, Luana Giassi e Barbara Longaretti sulla pagina Facebook dell’opposizione – La sala non viene più assegnata al Gruppo Giovani perché la delibera di Giunta dello scorso marzo che lo aveva permesso andava a modificare un contratto di locazione del bar inesistente dall’1 luglio 2019. Da mesi noi di “Idea Comune” aspettiamo copia del contratto e prima di Natale, per ottenere finalmente una risposta, abbiamo sollecitato il nuovo segretario comunale, il dottor Antonio Russo, che ringraziamo per aver portato alla luce il falso d’ufficio».

Da qui l’augurio di «Idea Comune» che d’ora in poi il paese torni a essere amministrato nel pieno rispetto della legalità.

«Siamo sicuri che il Gruppo Giovani potrà trovare altra sede per la propria attività e ci auguriamo che l'Amministrazione non lo utilizzi più per fini strumentali. E adesso stiamo a vedere come procede la nuova assegnazione dei locali prevista dal bando di gara».

Una lunga storia (dimenticata)

Di fronte all’accusa di aver compiuto un reato però, Riva si è difeso pubblicando sul medesimo social network le varie tappe amministrative che negli anni hanno riguardato lo stesso «Bar White».

«Il locale di proprietà comunale – ha raccontato – era stato locato dagli amministratori in carica nel lontano 2007, stipulando un contratto di locazione della durata di 12 anni (6+6), senza tuttavia passare da alcuna procedura ad evidenza pubblica, storicamente principio cardine per la contrattazione con i privati, imposto dal nostro ordinamento giuridico e dalla normativa comunitaria per garantire il rispetto di alcuni principi elementari, tra cui quello di libera concorrenza e di par condicio. Nel 2013, ben prima del nostro insediamento, il conduttore del contratto di locazione ad uso commerciale comunicava al Comune la propria intenzione di cedere il contratto in essere ad un altro conduttore. All’epoca tuttavia, il Comune non adottava alcuna delibera di presa d’atto della richiesta e non dava comunicazione del subentro all'Agenzia delle Entrate territorialmente competente. Il contraente pertanto, rimaneva quello originario, tanto agli atti d’ufficio quanto agli atti depositati presso l’Agenzia delle Entrate. Siamo quindi noi che, rivolgendoci a chi ci ha preceduto, chiediamo dove possiamo trovare il contratto di locazione che avrebbero dovuto stipulare, nel lontano 2013, con il nuovo conduttore. E chiediamo anche dove si trova la comunicazione del subentro all’Agenzia delle Entrate».

Le accuse alla precedente Amministrazione

Secondo l’attuale Amministrazione quindi, le colpe di eventuali reati sono da ricercarsi in chi ha governato il paese prima dell’ultimo mandato elettorale affidato a Riva che, a più riprese, sarebbe stato costretto a intervenire per «porre ordine e rimedio alle tante situazioni viziate ed irregolari lasciategli in eredità dai predecessori».

«Ricordiamo che il potere di autotutela amministrativa è riconosciuto espressamente dalla legge 241 del 1990 – ha chiosato il sindaco – Per questo, siamo legittimamente intervenuti annullando la delibera di marzo 2023, in cui erroneamente riconoscevamo l’esistenza di un contratto di locazione con il nuovo conduttore che tuttavia non è mai esistito per cause a noi non imputabili, già a partire dal lontano 2013. Informiamo la minoranza che il citato reato di falso d’ufficio non esiste né nell’ordinamento giuridico italiano, né nel dizionario della lingua italiana. In ogni caso, questa Amministrazione non ha commesso né sta commettendo, in codesta vicenda, alcun tipo di reato di falso».

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