Il cantiere alle scuole medie preoccupa le minoranze: bagarre in Consiglio su tempistiche e costi
I lavori alle scuole medie si protraggono oltre il cronoprogramma inizialmente previsto: in Consiglio è polemica su tempistiche e costi.
I due gruppi di minoranza si sono detti preoccupati circa le tempistiche e i costi aggiuntivi del cantiere.
Cantiere fino al 2023, forse a marzo
A intervenire per primo - durante l'ultima seduta del Consiglio comunale - sulla questione relativa al grande cantiere che riguarda le scuole medie di Brignano Gera d'Adda è stato il capogruppo di minoranza Lega Stefano Biffi, che ha chiesto conto del prolungarsi del cantiere e delle eventuali penali cui sarà soggetta la ditta esecutrice dei lavori per il proprio ritardo. Successivamente, anche la capogruppo di "Progetto Comune Brignano" Noemi Galimberti si è espressa sulla questione, e l’ha fatto con toni ben più critici. Senza troppi giri di parole, Galimberti ha definito uno spreco le cifre versate per il noleggio del campus provvisorio in cui gli alunni, dall'anno scolastico 2021/2022, stanno seguendo le lezioni, e ha prospettato un ritardo del cantiere sino a settembre 2023 con un presunto costo extra rispetto alle previsioni iniziali pari a 500mila euro, "o comunque non lontano da questa cifra".
La risposta dell'Amministrazione
Dura nei toni la replica del sindaco Beatrice Bolandrini (in foto) e del suo vice Elena Bianchi, che hanno contraddetto le cifre presentate dalla capogruppo di minoranza ribadendo come, al di là dei 98mila euro di aumenti dovuti al maggior costo dei materiali edili, il prolungarsi dei lavori sta costando all'ente 35mila euro ogni trimestre per il noleggio dei moduli. Una somma che, in ogni caso, l'Amministrazione conta di recuperare dalla penale alla ditta esecutrice dei lavori per il ritardo nell'opera, che doveva essere conclusa entro il mese di settembre appena concluso.
Avremmo quindi dovuto rinunciare a 1,9 milioni di euro di contributo con il suo “senno di prima”, consigliere? – ha risposto invece piccato il sindaco – L’azienda ha sottoscritto il contratto così come il cronoprogramma, sono stati forse degli stupidi a farlo? Ricordo che in tempi pre-Covid la scuola dell’infanzia è stata costruita in sette mesi. Non mi pento della strada intrapresa, l’alternativa sarebbe stata lasciare i bambini in un edificio non sicuro. Piuttosto mi piacerebbe sapere da lei, consigliere, dove avrebbe messo gli alunni, dato che definisce uno spreco il campus.