"I gatti non si tengono in gabbia", in Consiglio scoppia la bagarre
La consigliera di centrodestra Cinzia Testa boccia la convenzione tra Comune e gattile, il sindaco Marco Gastoldi "E’ obbligatoria"
La legge è legge e una convenzione tra Comune di Urgnano e gattile è necessaria ma secondo la consigliera di centrodestra Cinzia Testa sarebbe molto meglio che i felini senza casa del paese continuino ad essere accuditi da un’associazione di volontariato del territorio. E in Aula scoppia la polemica.
La convenzione tra Comune e gattile fa discutere
A tenere banco, nell’ultimo Consiglio comunale, è stato il destino dei gatti randagi del paese.
"Stasera portiamo in approvazione una convenzione come la legge ci impone - ha spiegato il sindaco Marco Gastoldi - infatti esattamente come il Comune ha già in essere una convenzione con un canile, per il medesimo principio abbiamo anche il dovere di averne una con un gattile. La stipuleremo con la cooperativa sociale 'Eureka', che ha sede in via Castolda a Treviglio. L’obiettivo è quello di assicurare cure e ricovero a gatti adulti e cuccioli raccolti sul territorio di Urgnano: quindi custodia di gatti morsicatori per il periodo di osservazione sanitaria, oggetto di sequestri giudiziari, incidentati (traumatizzati o malati ndr.) per il periodo di recupero, di proprietà di persone che sono ospedalizzate o decedute o che hanno abbandonato i gatti per gravi cause di forza maggiore. L’abbandono tout court infatti è un reato penale. Il Comune ha acquistato due gabbie, meglio due spazi, che annualmente hanno un costo di duemila euro l’una".
L'associazione "I gatti di Anna"
Una convenzione con la quale il Comune assolve ad un obbligo di tutela di questi animali sul territorio. Ma se la capogruppo di "Volto Civico" Maria Rosaria Zammataro ha dichiarato il suo voto favorevole parlando di "un recepimento normativo che è anche una forma di civiltà necessaria", la consigliera del centrodestra Cinzia Testa ha sollevato più di una perplessità.
"I trovatelli di Urgnano finiranno a Treviglio mi par di capire - ha esordito - nel testo non sono indicate le dimensioni delle gabbie, quanti animali ospiterebbero? Parliamo di una spesa di quattromila euro più Iva come quota fissa, a cui si aggiunge la quota variabile determinata dalle condizioni del gatto e dalla tipologia degli interventi che si rendessero necessari. Quindi, visto che i trovatelli sono di norma in condizioni disastrose, il costo non ammonterebbe a quattromila euro. Finora, con l’associazione spiranese 'I gatti di Anna' abbiamo pagato tremila euro l’anno, tutto incluso, anche le vaccinazioni. Infine la convenzione dice che se ci fosse carenza di spazi disponibili gli animali verrebbero inseriti in una lista di attesa. Che fine fanno nel frattempo, li lasciamo sulla strada?".
A questo punto il primo cittadino ha fatto un po’ di chiarezza.
"Un conto è la facoltà di sostenere le colonie feline, che sono di esclusiva responsabilità dell’intestatario che ha depositato il suo nome presso Ats - ha affermato - Il Comune concede un contributo perché ne riconosce le finalità statutarie. Un altro è l’obbligo normativo di convenzionarsi con un gattile per il ricovero degli animali che ho citato prima. Le dimensioni delle gabbie, come gli altri requisiti necessari sono dettati dall’Ats, che ha rilasciato la licenza. Le spese fisse servono a mantenere due spazi riservati a Urgnano sempre, anche se non si utilizzano, mentre la quota variabile copre le eventuali medicazioni, opportunamente documentate, poi rimborsate dal Comune".
La protesta della consigliera Testa
La risposta del primo cittadino non ha soddisfatto la consigliera del centrodestra.
"Stiamo passando da una situazione in cui i gatti possono accedere liberamente a uno spazio con un portico coperto e messo in sicurezza a delle gabbie... I gatti non si tengono nelle gabbie! - ha esclamato con veemenza - Cosa ne sapete di gatti? Ma si possono tenere nelle gabbie??? Non ci siamo, stiamo peggiorando".
Il primo cittadino, sorpreso dalla reazione della consigliera, è sbottato.
"Lei sta dicendo che stiamo approvando un documento che non rispetta la legge o non rispetta il suo punto di vista?? - ha ribattuto Gastoldi - Nel primo caso sta lanciando un’accusa grave, questo è un documento proposto dal Comune di Treviglio e visto dall’Ats, nel secondo è una sua opinione e io la rispetto ma non può chiedere che non venga approvata... Sta mischiando pere con mele: la convenzione la impone la legge, 'I gatti di Anna' è un’associazione di volontariato che il Comune di Urgnano ha cominciato per primo a sostenere, ma questo non assolve l’obbligo di legge. È chiaro? Non dobbiamo avere un canile di riferimento perché un’associazione si occupa di cani allora? Il ragionamento è tecnicamente sbagliato".
Testa ha comunque bocciato la convenzione, dichiarando il suo voto contrario (il capogruppo Simone Bonfadini era assente ndr.).
"Si passa da un rifugio protetto in cui i felini sono coccolati, seguiti e curati a delle gabbie - ha tagliato corto Testa - tra a un costo notevolmente superiore, a un’associazione presente 24h su 24 sul territorio a una lista d’attesa, e chiudo".
Giacomo Passera, capogruppo di "Rinnoviamo Urgnano-Basella", che ha chiesto precisazioni sulla capienza del gattile, si è astenuto.
"Ha la licenza per 20 posti, noi ne abbiamo acquistati due" ha chiarito ancora Gastoldi - il minimo previsto".
"Faccio presente che l’associazione recentemente ha raccolto ben 17 gatti sul nostro territorio - è intervenuta in chiusura la consigliera - di quante gabbie avremo bisogno? La convenzione è eccessivamente onerosa e offre servizi più scadenti, non si possono stivare gatti nelle gabbie".
"La convenzione è siglata con un’azienda accreditata che tutela il sindaco, responsabile dei gatti sul territorio, e l’ente, non così l’associazione, che fa un servizio prezioso e siamo tra i pochi Comuni a sostenerla - ha chiosato il primo cittadino, che ha poi messo ai voti la convenzione - Tutto il resto sono opinioni sue che non condivido ma rispetto. Con il suo voto sta dicendo che non devo rispettare la legge?"
La struttura gestita dalla cooperativa sociale "Eureka"
La struttura di Treviglio gestita da "Eureka" è stata interamente rivestita con l'utilizzo di pannelli sandwich coibentati con lamiera dogata preverniciata, che hanno come isolante il poliuretano espanso. I locali sono così suddivisi: ufficio, locale isolamento per animali nuovi entrati, corridoio, spogliatoi, bagni, un locale ricovero gatti infettivi, due locali ricovero gatti, locale di servizio, deposito alimenti/magazzino, sgambature esterne con rete antifuga. In ogni comparto (pulizia dei ricoveri e locali di servizio; l'alimentazione e cura degli animali; manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura e delle aree verdi adiacenti) sono impiegate persone svantaggiate, con disagi sociali o disturbi psichici affiancate dai responsabili del servizio.