Ghilardi - Signorelli: il botta e risposta arriva in Prefettura, ma è un errore della minoranza

Il botta e risposta tra sindaco e opposizione finisce in Prefettura su segnalazione della minoranza, ma era un "falso allarme".

La disputa su alcuni documenti del Rendiconto 2023

A svelare il retroscena avvenuto nelle settimane scorse è stato il primo cittadino morenghese Amilcare Signorelli, che si è trovato suo malgrado segnalato alla Prefettura di Bergamo con l’accusa di ostacolare il lavoro della controparte. La segnalazione, tuttavia, sembrerebbe essere frutto di una svista della consigliera di minoranza Alessandra Ghilardi. Per capire la vicenda bisogna partire dal 6 marzo scorso, data in cui ha inviato al Comune richiesta di relazione relativamente agli obiettivi di servizio in ambito sociale, per l’asilo nido e il trasporto disabili, documenti menzionati all’interno del rendiconto economico 2023 dell’ente. A distanza di oltre quattro mesi, il 24 luglio, Ghilardi ha contattato nuovamente il primo cittadino, mettendo questa volta in copia anche la Prefettura, per segnalare come nonostante fossero trascorsi oltre quattro mesi la sua richiesta non fosse ancora stata evasa.

Mi auguro che provvediate a fornire i documenti richiesti, a garanzia dell’attività dei consiglieri di minoranza - aveva rincarato la dose l’ex sindaca, dichiarandosi in attesa anche di altri documenti relativi all’area Pip e citando la messa a conoscenza del Prefetto per le opportune valutazioni.

Non è tardata ad arrivare allora la risposta di Signorelli, che ha replicato alla controparte e fatto sapere anche alla Prefettura che, in realtà, le cose stavano diversamente.

Il 7 agosto è stata ufficialmente inviata la mia replica a Ghilardi, all’interno della quale ho fatto notare alla consigliera in questione come la sua richiesta di marzo fosse stata evasa già il 2 aprile - ha fatto sapere - L’ho fatto allegandole le ricevute di consegna via Pec dei documenti che aveva richiesto e, appunto, ricevuto da mesi. Peccato che non se ne fosse nemmeno accorta, e questo mi fa riflettere su quanto realmente le interessassero.

"Ghilardi ha sbagliato, chieda pubblicamente scusa"

Ora il sindaco esige proprio da Ghilardi l’ammissione dell’errore.

L’accusa che ha mosso al Comune e a noi amministratori è grave - ha osservato - ha fatto intendere che non forniamo documenti per ostacolare il lavoro della minoranza, quando invece i documenti le erano consegnati da tempo. Per carità, può anche capitare la svista, anche se non è questo il caso, e qualora non avesse davvero ricevuto risposta avrebbe potuto semplicemente chiamare e sollecitare e avremmo rimediato in tempo zero. La scelta di aspettare mesi e contattare la Prefettura, invece, sembra andare in un’altra direzione. Peccato che si sia sbagliata, facendo perdere tempo sia ai nostri uffici che a quelli del Prefetto.

Così ha concluso Signorelli, rimarcando anche la disponibilità a ricevere su appuntamento i consiglieri per qualunque chiarimento o necessità.

A stretto giro la replica della stessa Ghilardi:

Posso scusarmi, se il sindaco vuole, per non aver aperto la Pec, ma se la sua priorità è quella di attaccare me, va bene così, evidentemente è una strategia che per lui paga. In ogni caso non escludo di rivolgermi ancora alla Prefettura nel prossimo futuro, per altre questioni che sto analizzando insieme al mio gruppo.

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